Articolo pubblicato il 9 giugno 2019 su Corriere Bergamo – Edizione del Corriere della Sera.

UniBg in prima linea per i brevetti

Dai banchi delle aule ai laboratori, dai laboratori al brevetto: l'Università degli studi di Bergamo ha registrato, in tutto, 32 brevetti, di cui 5 esclusivi dell'ateneo. 
I restanti 27 sono tutti in co-titolarità con le aziende del territorio, a conferma del costante lavoro del nostro ateneo nella direzione della sinergia con le aziende locali. 

I brevetti di casa UniBg riguardano principalmente l’automazione, la meccanica, le tecnologie per la salute e l’energetica.

 

La ginocchiera per il Parkinson

Si tratta di ginocchiera per supportare il paziente affetto da Parkinson, si chiama Q-Walk ed è un dispositivo nato dal lavoro dalla start-up Quicklypro di tre giovani fisioterapisti (Niccolò Sala, Manuel Rocco, Francesco Rusnati) e il gruppo di ricerca del professore Davide Russo del dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’Informazione e della Produzione.
La ginocchiera proietta segnali luminosi sul pavimento, indicando al malato il punto in cui appoggiare i piedi.

Radiografia al Caffè

Questione carissima a noi italiani: come migliorare il gusto del caffè? La soluzione nasce in UniBg: facendogli una radiografia, e poi ricostruendo in 3D.
Il brevetto è in comproprietà tra il gruppo Cimbali, che ha finanziato il progetto di ricerca, e l’Università, che lo ha eseguito. È stato già depositato in Europa, Usa, Cina e Giappone.
Maurizio Santini, professore associato del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate e uno degli inventori, ha detto:
<<(si tratta di, ndr) Un sistema di analisi che calcola con estrema precisione la dimensione, la forma e la posizione reciproca delle particelle. Solo il giusto mix di queste può «esaltare gli aromi della miscela e produrre una crema consistente. >>

Un sistema di leve per ridurre le scosse sismiche

Scelto per partecipare a InnovAgorà (la prima piazza dei brevetti, della ricerca e dell’innovazione tecnologica italiana, promossa dal Miur), si tratta di un sistema inventato dal ricercatore Andrea Belleri del Dipartimento di Ingegneria e Scienze applicate: controllando la quantità di energia dissipata si riducono le vibrazioni e quindi gli effetti delle scosse.

Parla l'ideatore: <<Di fatto è un sistema di leve, ma viene declinato a seconda dell’uso. Anche il materiale non è definito. Potrebbe essere in acciaio per applicazioni strutturali o in plastica per dispositivi più piccoli. Esistono già sistemi che amplificano gli spostamenti di una singola unità, ma con la mia invenzione le unità diventano due.>>

Le parole del Rettore

<<Vogliamo favorire una relazione più stretta e collaborativa tra ricerca e realtà industriale. [...]  Stiamo operando su diversi fronti per favorire una relazione più stretta e collaborativa tra mondo della ricerca e realtà industriale [...] attraverso un percorso di sensibilizzazione, formazione e supporto ai ricercatori, perché vedano nell’innovazione e nello sfruttamento brevettuale un ulteriore elemento di valorizzazione della ricerca, a complemento dell’eccellenza già espressa dalla pubblicazione dei risultati delle ricerche sulle riviste scientifiche di prestigio internazionale.>>
Remo Morzenti Pellegrini

I numeri: le parole del Prorettore delegato al Trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca

<<A dimostrazione del forte impulso dato alla politica di valorizzazione della ricerca negli ultimi 3 anni sono stati registrati 9 brevetti italiani, quasi il 30% dei brevetti totali registrati dal 2006. Sette sono stati estesi a livello europeo, 3 dei quali registrati negli ultimi 3 anni, e 16 in Paesi extraeuropei.>>
Sergio Cavalieri