La sede di Sant'Agostino

Facciata Sant'Agostino

A Sant'Agostino ha sede il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali e l'Aula Magna dell'Università degli studi di Bergamo.

Una curiosità: l’erezione delle mura, operazione di riassetto urbanistico durata fino al XVI secolo, ha portato alla distruzione di numerosi edifici storici, soprattutto religiosi. Di tutti i monumenti presenti lungo la cinta delle mura si salvò soltanto la chiesa di Sant’Agostino.

Intorno a Sant'Agostino

Dalla Fara, il prato antistante Sant'Agostino, si aprono vicine sia il viale delle Mura sia la salita in pochi minuti a Città Alta, tramite la splendida via Porta Dipinta. Allo stesso modo, rapida è la discesa verso Città Bassa, percorrendo via San Tomaso, la via dell'Arte, dove incontriamo le prestigiose Accademia Carrara e GaMeC.

Dalla sede è inoltre possibile raggiungere facilmente il servizio mensa di via San Lorenzo e numerosi luoghi di ristoro.

Ti consigliamo di dare uno sguardo alla pagina Bergamo e dintorni per scoprire l'itinerario migliore per visitare i dintorni della sede.

Dall'Aeroporto

Dall'aeroporto di Bergamo (Milan-Bergamo Airport - Orio al Serio) occorre prendere il BUS Linea 1/aeroporto che raggiunge il centro (Porta Nuova) per proseguire direttamente per Città Alta (fermata Porta S. Agostino).

 

Dalla Stazione

BUS Linea 1 - Dalla stazione ferroviaria a Città Alta (Colle Aperto) l'autobus ha una frequenza di 15'. Il tragitto è: Stazione > Porta Nuova > viale Vittorio Emanuele > Porta S. Agostino.
Sempre in autobus è possibile raggiungere in pochi minuti a piedi Porta Nuova, dove, oltre alla Linea 1, a salire in Città Alta sono le Linee 1A (proveniente da Torre de' Roveri), 1B (da Scanzo) e 1C (da Grassobbio).

 

Dall'Ostello

BUS Linea 3 - parte dall'Ostello di Bergamo (zona quartiere Monterosso), percorre viale Giulio Cesare e davanti allo stadio gira in via Crescenzi, poi via Baioni, via Maironi da Ponte, Porta S. Lorenzo, via della Fara. Per l'interscambio si consiglia il parcheggio dello stadio.

La mappa completa dei collegamenti ATB è disponibile a questo link.

La grande chiesa annessa al complesso monastico degli Eremitani di Sant'Agostino, oggi Aula Magna dell'Università, fu fondata nel 1290 per volontà del vescovo Roberto Bonghi e consacrata nel 1347 dal vescovo Bernardo Bernardi. Riccamente decorato con affreschi a partire dall'ultimo decennio del Duecento, l'edificio fu solo marginalmente interessato dal grande incendio del 1403 nel quale andò distrutto il monastero che si sviluppava nella zona a nord della chiesa.

Nel 1442 la comunità degli Agostiniani del Convento bergamasco entrò a far parte dell'Osservanza di Lombardia e venne promosso un vasto rinnovamento degli edifici conventuali, nei quali ancora si colgono, accanto a parti trecentesche (ad esempio le trifore e il portale dell'antica sala capitolare), parti tardoquattrocenteschi (come il primo cortile porticato).

In seguito alla soppressione degli ordini religiosi, nell'Ottocento chiesa e convento furono adibiti a caserma e deposito di armi; gli affreschi furono allora nascosti dietro una cortina muraria in laterizio, rimossa soltanto negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento nell'ambito dei restauri diretti da Mauro Pellicioli. 

Nel 2001 i chiostri diventarono campus dell'Università degli Studi di Bergamo per incontri di formazione scientifica, mentre nel 2015, dopo un grosso intervento di restauro alla navata principale, la ex chiesa è diventata Aula Magna di UniBg. Nel 2018 un ulteriore intervento di restauro ha restituito gran parte degli affreschi interni della struttura.

Per il testo sopra riportato si ringrazia Tosca Rossi, storica dell'arte e ricercatrice, guida e accompagnatrice turistica.

Scudo Blu

Lo Scudo Blu è stato apposto all’Ex Monastero di Sant’Agostino il 3 novembre  novembre 2023. 

Sin dalla sua fondazione, il complesso è stato eletto a sede di centro di studi, religiosi e culturali. Si tratta quindi di un luogo con una forte valenza storica, architettonica, artistica, e culturale.
Come emblema internazionale, lo Scudo Blu riconosce che il depauperamento o il danneggiamento dell’Ex Monastero di Sant’Agostino sarebbe una perdita per l’intera umanità e pertanto deve essere adeguatamente conservato e tutelato in ogni occasione.