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Optare per il corso di Laurea Magistrale in Scienze, metodi e didattiche delle attività sportive significa integrare competenze tecnico-sportive, psico-pedagogiche e socio-comunicative, all’interno di un piano formativo che combina la teoria alla pratica. Grazie a questo percorso, sarai in grado di progettare, organizzare, promuovere e gestire attività e iniziative nell’ambito sportivo, motorio, educativo, sociale, del benessere e della salute.
Per le informazioni relative ai programmi, testi adottati e ai piani di studi degli studenti immatricolati negli anni accademici precedenti, selezionare l'anno di immatricolazione sulla pagina di questo corso in COURSE CATALOGUE.
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Sede
BERGAMO
Durata
2 anni
Crediti
120
Lingua
Italiano
Dipartimento
Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
Classe di laurea
Classe delle lauree magistrali in Scienze e tecniche dello sport
Tipo di accesso
Programmato (50 Posti)
Coordinatore
ANTONIO BORGOGNI
Elenco insegnamenti - anno accademico 2024-2025
Anno di corso: 1
Obbligatori
-
BIOCHIMICA DELL'ALLENAMENTO E DELLA NUTRIZIONE
6 crediti - 36 ore
Secondo Semestre
-
GESTIONE DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI E COMUNICATIVI NELLO SPORT
12 crediti - 72 ore
-
PEDAGOGIA DELLO SPORT
8 crediti - 48 ore
Secondo Semestre
-
PROGETTAZIONE DIDATTICA DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE NELLA SCUOLA
8 crediti - 48 ore
Primo Semestre
-
SPORT INCLUSIVO E ADATTATO
8 crediti - 48 ore
Primo Semestre
-
SPORT, DIRITTI E INCLUSIONE SOCIALE
6 crediti - 36 ore
Primo Semestre
-
TIROCINIO I ANNO
10 crediti - 250 ore
Attività a scelta
-
PSICOLOGIA DELL'INVECCHIAMENTO IN SALUTE
6 crediti - 36 ore
Primo Semestre
-
SCRIVERE E COMUNICARE LO SPORT
6 crediti - 36 ore
Secondo Semestre
Anno di corso: 2
Obbligatori
-
PROVA FINALE
8 crediti - 80 ore
-
SPORT E ATTIVITÀ MOTORIA PER L'INVECCHIAMENTO ATTIVO
8 crediti - 48 ore
Primo Semestre
-
TECNOLOGIE PER LO SPORT E LA SALUTE
6 crediti - 36 ore
Primo Semestre
-
TIROCINIO II ANNO
10 crediti - 250 ore
Attività a scelta
-
METODOLOGIE E DIDATTICHE DEGLI SPORT INDIVIDUALI E DI SQUADRA
6 crediti - 36 ore
Secondo Semestre
-
PEDAGOGIA SPECIALE IN AMBITO SPORTIVO
6 crediti - 36 ore
Primo Semestre
-
SPECIAL EDUCATION IN SPORTS
6 crediti - 36 ore
Secondo Semestre
Scelta libera II° anno
Il corso di Studio in breve
Il corso di laurea magistrale in Scienze, metodi e didattiche delle attività sportive forma un professionista delle attività sportive in grado di progettare, organizzare, promuovere e gestire attività ed iniziative nell'ambito sportivo, motorio, educativo, sociale e del benessere.
Il professionista sarà in grado di collaborare con altre figure nei campi dello sport, della cultura, dell'educazione, della sanità, dell'intervento nell'ambito delle situazioni di fragilità dovute all'età, alla disabilità e al disagio sociale.
Il corso offre due principali aree di approfondimento:
- nell'ambito sportivo, in qualità di tecnico, allenatore, preparatore atletico, con particolare riferimento allo sport di base nelle età della vita e alle situazioni di fragilità dovute all'età, alla disabilità e al disagio;
- nell'insegnamento scolastico, che risulta il principale sbocco professionale a cinque anni dalla laurea (dati AlmaLaurea).
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale occorre essere in possesso di una laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Occorre, altresì, oltre al possesso dei requisiti curriculari indicati nella SUA, quadro A3.a, il superamento di una verifica dell'adeguatezza della personale preparazione che avverrà secondo le modalità definite nel quadro A3.b della SUA CdS.
I principali sbocchi occupazionali sono riconducibili a Enti pubblici e privati, organizzazioni sportive, educative e sociali, scuole e, in generale, le organizzazioni e le aziende che si occupano di promuovere la pratica sportiva e che favoriscono lo sviluppo di stili di vita attivi e sani sul piano individuale, di gruppo. Presso queste organizzazioni, il laureato potrà lavorare come libero professionista, nell'insegnamento e come direttore tecnico negli ambiti dell'allenamento e della preparazione atletica, anche in relazione alle situazioni di fragilità dovute all'età, alla disabilità e al disagio.
I laureati potranno partecipare al concorso ordinario per l'insegnamento nelle scuole secondarie di I e II grado e nella scuola primaria (comma 329 e sgg., Legge di bilancio 2022). Il D.L. 28 febbraio 2021, n. 36, art. 41 (c.d. “Riforma dello sport”), ha individuato, inoltre, nel Laureato Magistrale in Scienze e Tecniche dello sport (classe LM-68) la figura professionale legittimata ad operare in qualità di Chinesiologo sportivo.
Il piano formativo
- valorizza le competenze tecnico-sportive insieme con quelle psico-pedagogiche, sociocomunicative e biomediche;
- integra lezioni teoriche e pratiche (tecnico sportive, laboratori, seminari);
- offre 20 CFU di tirocinio e relazioni con Enti e Federazioni sportive territoriali e nazionali, oltre a favorire scambi internazionali per studio e stage.
Per quanto riguarda l'ambito sportivo, la proposta formativa comprende: la preparazione fisica; la metodologia e la didattica degli sport individuali e di squadra; l'inclusione, trattata sia sul piano pedagogico e delle pratiche sportive collegate alla disabilità; l'invecchiamento attivo e in salute, affrontato sul piano psicologico e sportivo; l'organizzazione sportiva, affrontata sia sul piano psicologico che sociologico; l'informazione sportiva. A queste si affiancano gli insegnamenti biomedici e tecnologici.
L'approfondimento relativo all'insegnamento comprende la progettazione didattica e lo sport nella scuola e si intreccia con la pedagogia in ambito sportivo, oltre a ricevere un sostanzioso supporto di riflessione dalle materie psico-socio-pedagogiche e un significativo contributo dalle didattiche sportive.
Il Corso nasce in continuità culturale con la laurea triennale istituita in sede dall'AA 2020/21 e si contraddistingue differenziandosi, rispetto ai due Corsi attivi in Lombardia, per la caratterizzazione socioeducativa e per l'afferenza ad un Dipartimento di Scienze Umane e Sociali. Il piano formativo e gli obiettivi del Corso si inquadrano, altresì, nelle piattaforme tematiche del Piano Strategico di Ateneo con particolare riferimento al punto 4.1 Stili di vita, salute e benessere della persona e ai temi dell'inclusione sociale, della sostenibilità e della innovazione didattica.
Oltre ai 20 CFU di Tirocinio, divisi nei due anni, il Corso prevede almeno 18 CFU pratico-esercitativi obbligatori oltre a 6 a scelta. Tali attività si svolgeranno anche in collaborazione con la Parti Interessate.
Sin dal primo anno verrà offerto lo sdoppiamento in inglese di un insegnamento. Il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali ha già attivi sei accordi di mobilità Erasmus per l'area sportiva.
L'ambito sportivo e motorio non ha un dottorato dedicato presso la sede di Bergamo. Gli ambiti di ricerca motori e sportivi di carattere socioeducativo possono trovare accoglienza nel Dottorato in Scienze della persona e nuovo welfare, in Corsi di dottorato attualmente in progettazione sui temi del benessere e della salute e nel dottorato nazionale Learning Sciences and Digital Technologies (Area scientifica 11) coordinato dal Dipartimento di Studi Umanistici, Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione dell'Università di Foggia al quale afferisce l'Università degli studi di Bergamo.
Obiettivi formativi e competenze attese
Con riferimento agli obiettivi della classe, il corso di laurea magistrale ha l'obiettivo di formare un professionista nella progettazione, coordinamento, direzione tecnica, gestione e conduzione di attività sportive e motorie che possieda competenze:
- specifiche ed approfondite nel campo delle metodologie e delle didattiche delle scienze motorie e sportive con attenzione alle differenti tipologie disciplinari e alle specificità legate all'età, al genere, al contesto socioculturale, al livello di competenze e alla presenza di disabilità;
- relative alle attività di preparazione fisica, all'allenamento ai vari livelli di prestazione e alla personalizzazione della programmazione;
- nella progettazione di percorsi formativi realizzati attraverso la pratica sportiva, con particolare riferimento a quella di base;
- nell'orientare i destinatari dell'intervento alla scelta di attività motorie e sportive adeguate alle proprie competenze, attitudini, motivazioni e bisogni;
- relative ai processi di comunicazione interpersonale e sociale finalizzate alla creazione e alla gestione sia di relazioni interne all'organizzazione che con le famiglie, con altre organizzazioni e istituzioni.
Un profilo formativo che assume le pratiche motorie e sportive come campo di azione, orientandole al benessere psicofisico, alla tutela della salute, all'allenamento, alla promozione degli stili di vita per tutti i soggetti.
Il piano formativo prefigura due principali aree di approfondimento o indirizzi che ne definiscono anche i profili professionali in uscita: lo sport, con particolare riferimento allo sport di base anche in relazione alle situazioni di fragilità dovute all'età, alla disabilità e al disagio; l'insegnamento scolastico.
Il piano formativo prevede il conseguimento degli obiettivi per mezzo di lezioni teoriche, teorico-pratiche, laboratoriali, esperienze di tirocinio, attività formative seminariali curriculari e integrative organizzate secondo specifiche aree tematiche disciplinari e interdisciplinari.
L'area sportiva si contraddistingue sia per la presenza degli insegnamenti specifici dell'ambito motorio-sportivo, sia per la chiara declinazione sportiva di buona parte degli insegnamenti degli altri ambiti. L'area sportiva si caratterizza poi, in modo interdisciplinare, per la declinazione sopra indicata nei confronti dello sport di base e, ancora più in particolare, nei confronti delle fragilità, con attenzione relativa alla disabilità, al processo di invecchiamento e, al disagio sociale.
Significativa è la presenza dell'ambito scolastico e educativo-pedagogico sia in termini progettuali e didattici che nella lettura della pratica sportiva declinata anche nei confronti dei soggetti disabili. La focalizzazione sulla disabilità, oltre a consentire riflessioni sulle metodologie e sulle didattiche sportive inclusive, sostiene e amplia la visione offerta dallo specifico insegnamento sportivo. Il laureato potrà così dotarsi di una formazione che, oltre alle competenze disciplinari, si arricchisca di riferimenti in ambito pedagogico-educativo che consentano flessibilità rispetto ai percorsi professionali da intraprendere.
Anche gli ambiti psicologico e sociologico sono declinati sul piano sportivo dal punto di vista organizzativo e comunicativo insieme, come visto sopra, con una particolare attenzione agli aspetti legati all'invecchiamento in salute e attivo.
Gli insegnamenti biomedici rispondono da un lato alla necessità di conoscenza degli aspetti biochimici e nutrizionali dell'allenamento, dall'altro a cogliere il sempre più fondamentale utilizzo delle tecnologie per la salute, per gli stili di vita attivi e per la pratica sportiva.
A tali aree si aggiunge il Tirocinio con cui lo studente può orientare la propria formazione su specifici ambiti di interesse professionale, e la prova finale.
Conoscenze richieste per l'accesso e requisiti di ammissione
Per essere ammessi al corso di laurea magistrale in “Scienze, metodi e didattiche delle attività sportive” occorre essere in possesso di una laurea o del diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Occorre, altresì, oltre al possesso di requisiti curriculari, il superamento di una verifica dell'adeguatezza della personale preparazione.
REQUISITI CURRICOLARI
1. Avere conseguito la Laurea in una delle seguenti classi:
- Ex D.M. 270: L-22 - Scienze delle attività motorie e sportive;
- Ex D.M. 509/99: 33 - Scienze delle attività motorie e sportive;
- Diploma ISEF
2. Essere in possesso di una laurea appartenente ad una classe differente da quelle indicate avendo maturato complessivamente almeno 72 CFU nei settori scientifici sottoelencati, di cui almeno:
30 CFU nei settori
M-EDF/01
M-EDF/02;
18 CFU nei settori
BIO/09
BIO/16
MED/01
MED/33
MED/42;
24 (di cui almeno 12 nei settori M-PED sottoindicati)
nei settori
M-PED/01
M-PED/03
M-PED/04
M-PSI/01
M-PSI/04
M-PSI/05
SPS/07
SPS/08
SPS/09
SPS/10
M-STO/04
M-DEA/01
M-FIL/02.
3. Essere in possesso di titolo di studio estero riconosciuto idoneo rispetto a quelli previsti per gli studenti con titolo di studio italiano.
VERIFICA DELL'ADEGUATEZZA DELLA PERSONALE PREPARAZIONE
L'ammissione al corso di laurea è subordinata al superamento di una verifica dell'adeguatezza della personale preparazione che avverrà secondo le modalità definite nel quadro A3.b della SUA CdS.
Modalità di svolgimento della prova finale
La prova finale di Laurea magistrale si svolge nella forma della discussione individuale e proclamazione individuale.
Il punteggio attribuibile alle Prove finali della Laurea magistrale è così modulato, secondo i seguenti criteri:
a) fino a un massimo di 6 punti per la valutazione dell'elaborato scritto
b) fino ad un massimo di 2 punti per la qualità della discussione sostenuta dinanzi alla commissione;
c) un punto ulteriore per gli studenti e le studentesse che conseguono la laurea in corso, quale valutazione positiva dell'intero percorso di studi;
d) la lode, anche in presenza del punteggio massimo, da conferirsi soltanto nel caso di alta qualità metodologica e scientifica della tesi.
La composizione della commissione che valuta la tesi di laurea magistrale prevede, oltre al Presidente, la partecipazione di almeno altri quattro membri.
Le Commissioni sono costituite in maggioranza da professori di prima, seconda fascia e ricercatori del Dipartimento. Almeno un membro della commissione deve essere un professore di prima o seconda fascia.
Possono inoltre far parte della Commissione anche professori di Dipartimenti diversi da quello a cui sono iscritti i candidati giudicati in ciascuna seduta, nonché professori non di ruolo in servizio nell'anno accademico interessato.
Le funzioni di Presidente della Commissione sono svolte, ove presente, dal Presidente del Consiglio del Corso di studio o dal professore di prima o seconda fascia più anziano nel ruolo.
Diploma supplement
Ai sensi della normativa in vigore, il Regolamento didattico di Ateneo dell' Università degli studi di Bergamo, art. 3, comma 4, prevede il rilascio, come supplemento di diploma di ogni titolo di studi, di un certificato che riporta, anche in lingua inglese e secondo modelli conformi a quelli adottati dai Paesi europei, le principali indicazioni relative al curriculum seguito da ogni studente per conseguire il titolo.
In linea con tali disposizioni, il Corso di studi in Scienze, metodi e didattiche delle attività sportive provvede al rilascio, su richiesta degli interessati, del certificato di cui sopra, con le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito dai propri studenti per conseguire il titolo, anche in lingua inglese e in modo conforme ai modelli adottati dai Paesi europei.
Altre informazioni sono reperibili nel Regolamento Prove finali del Dipartimento.