Intraprendere il corso di Laurea Triennale in Scienze Motorie e Sportive significa aderire a un piano formativo originale ed equilibrato tra le discipline motorio-sportive, biomediche, storico-filosofiche, psicopedagogiche, socio-antropologiche, giuridico-manageriali, linguistiche e informatiche. Grazie a un profilo interdisciplinare e a competenze tecniche versatili e flessibili, sarai pronto per operare a contatto con le diverse età della vita, in molteplici contesti e ai vari livelli della pratica sportiva e motoria.

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Sede
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BERGAMO
Durata
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3 anni
Crediti
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180
Lingua
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Italiano
Dipartimento
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Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
Classe di laurea
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Classe delle lauree in Scienze delle attività motorie e sportive
Tipo di accesso
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Programmato (100 Posti)
Coordinatore
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ANTONIO BORGOGNI

Anno di corso: 1

Obbligatori

Attività a scelta

Anno di corso: 2

Obbligatori

Attività a scelta

Anno di corso: 3

Obbligatori

Attività a scelta

Scelta libera

Le linee culturali, formative e i profili professionali del Corso di Studi in Scienze Motorie e Sportive risiedono nei temi fondativi che hanno istruito il percorso del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali: la complessità dei saperi, l'integralità della persona, l'attenzione alle diverse forme del disagio e della fragilità.
Il Corso di Studi intende formare un laureato con approfondite competenze tecnico-disciplinari in campo motorio-sportivo e dal solido profilo socioeducativo che sappia cogliere le istanze a livello locale e che, in prospettiva, possa divenire ideatore di nuovi progetti per lavorare nei molteplici contesti motori e sportivi, con le diverse età della vita, con i diversi livelli della pratica.
Un profilo originale e che, al tempo stesso, offra le indispensabili competenze tecniche e scientifiche per operare nei diversi ambiti e livelli del mondo sportivo.
Il percorso degli studi presenta un'offerta formativa equilibrata tra le aree motorio-sportiva, pedagogico-educativa, psicologica, socio-antropologica, storico-filosofica, biomedica, economico-giuridica, linguistica e tecnologica e offre tirocini di qualità per l'acquisizione delle competenze.
Per agevolare gli sbocchi occupazionali sono stati presi accordi con federazioni e organizzazioni sportive ai fini del riconoscimento di crediti per l'ottenimento di brevetti e tesserini tecnici.

Il Corso di studi intende formare un laureato dal solido profilo culturale socioeducativo che, grazie alle conoscenze acquisite, sappia cogliere le istanze a livello locale e che, in prospettiva, grazie alle competenze acquisite nei contatti con le organizzazioni territoriali, possa divenire progettista e attore di nuove istanze e azioni.
Un profilo innovativo nel panorama formativo degli equivalenti CdS attivi nella maggioranza delle Università italiane e che, al tempo stesso, offra le indispensabili competenze tecnico-operative necessarie per operare nelle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e, anche grazie ad una formazione integrata con federazioni e enti, consenta il riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali.
Il CdS metterà pertanto in grado i laureati di insegnare, rivisitare e valutare attività motorie individuali e gestire gruppi che svolgono attività educative, compensative, adattative, ludico-ricreative, sportive, di fitness finalizzate al mantenimento del benessere psico-fisico nell'ottica della promozione di stili di vita attivi.
Anche con riferimento agli obiettivi formativi qualificanti ministeriali, il CdS permetterà, in particolare, ai laureati di:
– possedere le conoscenze e gli strumenti culturali e metodologici necessari per condurre programmi di attività motorie e sportive a livello individuale e di gruppo (area degli insegnamenti motorio-sportivi e psico-pedagogici);
– conoscere le tecniche motorie a carattere preventivo, compensativo, adattativo e le tecniche sportive per essere in grado di insegnarle in modo corretto al praticante con attenzione alle specificità di genere, età e condizione fisica per la promozione di stili di vita attivi (area degli insegnamenti motorio-sportivi, biomedici e pedagogici);
– conoscere le tecniche e le metodologie di misurazione e valutazione dell'esercizio fisico e saperne valutare gli effetti (area degli insegnamenti motorio-sportivi);
– conoscere la biomeccanica dei movimenti al fine di attuare programmi di base di recupero di difetti di andatura o postura (area degli insegnamenti motorio-sportivi e biomedici);
– conoscere le basi biologiche del movimento e dell'adattamento all'esercizio fisico in funzione del tipo, intensità e durata dell'esercizio, dell'età e del genere del praticante e delle condizioni ambientali in cui l'esercizio è svolto (area degli insegnamenti biomedici e clinici, motorio-sportivi e filosofici);
– conoscere le tecniche e gli strumenti utili per il potenziamento e la tonificazione muscolare, essendo in grado di valutarne l'efficacia e di prevederne l'impatto sulla costituzione fisica e sul benessere psico-fisico del praticante (area degli insegnamenti motorio-sportivi e biomedici);
– essere in possesso di conoscenze psicologiche e sociologiche di base per poter interagire con efficacia con praticanti in funzione di età, genere, condizione sociale, sia a livello individuale che di gruppo (area degli insegnamenti psico-socio-pedagogici);
– possedere le basi pedagogiche, psicologiche, didattiche e di ricerca educativa per promuovere, insieme con le conoscenze tecniche, valori etici e motivazioni adeguati a uno stile di vita attivo e a una partecipazione sportiva rispettosa dei diritti, in particolare dei minori, ed esente dall'uso di pratiche e sostanze potenzialmente nocive alla salute (tutte le aree di insegnamento);
– riconoscere le fonti storiche e possedere conoscenze di base giuridico-economiche relative alla gestione delle diverse forme di attività motorie e sportive, nell'ambito delle specifiche competenze professionali (area degli insegnamenti giuridico-economici e storici);
– essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, allo scopo di consentire la comunicazione internazionale nell'ambito specifico di competenza (insegnamento della lingua straniera);
– essere capace di utilizzare in modo efficace i più comuni strumenti di elaborazione e comunicazione informatica (area degli insegnamenti informatico-statistici);
– potranno infine acquisire una specifica preparazione per accedere alle classi di laurea magistrale per la formazione degli insegnanti di educazione fisica nelle scuole secondarie di primo e secondo grado.

In coerenza con gli obiettivi, il percorso formativo ne prevede il conseguimento, durante il triennio, per mezzo di lezioni teoriche, teorico-pratiche, laboratoriali, esperienze di tirocinio, attività formative seminariali organizzate in gruppi, secondo specifiche aree tematiche disciplinari e interdisciplinari.

In particolare, nel primo anno, le attività formative intendono costruire i presupposti pedagogici, sociologici e psicologici e le conoscenze anatomiche che, associati con le teorie e metodologie delle attività motorie e sportive consentiranno di costruire una base significativa per gli sviluppi e gli approfondimenti successivi. Gli insegnamenti statistico-informatici e relativi alla ricerca intendono non solo offrire competenze trasversali utili per il prosieguo degli studi ma anche, insieme con lo studio della lingua straniera – inserito anche per facilitare la mobilità internazionale – competenze di lettura e comprensione della letteratura scientifica motorio-sportiva.
Nel secondo anno, la comprensione dei meccanismi di funzionamento del corpo in movimento insieme con lo studio degli stili di vita e della salute in ottica preventiva e in diversi contesti consentiranno di comprendere in modo adeguato l'ampiezza applicative delle attività motorie e sportive.
Nel terzo anno, lo studio degli aspetti psicologici legati al movimento, si affianca agli approfondimenti sulla disabilità e sulle patologie.
La prova finale e il tirocinio curricolare (al terzo anno) sono considerati parte integrante delle attività che concorrono alla definizione di tutte le aree di apprendimento e tutti i docenti del CdS sono chiamati a svolgere il ruolo di tutore sia della prova finale, sia del tirocinio, che rappresenta il momento cruciale nel quale si riscoprono o si declinano le teorie apprese nei corsi. Tale acquisizione è agevolata dal fatto che gli studenti in tirocinio sono sempre accompagnati da un docente, dal tutor del CdS e da quello dell'Ente (che li accoglie) nella progettazione, nella esecuzione e nella verifica delle attività.

L'ammissione al corso di studio richiede il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Per l'accesso al corso di studio è richiesta un'adeguata preparazione, da verificare con una prova di ingresso selettiva propedeutica all'immatricolazione, che presenta domande ripartite nelle sezioni di cultura generale, di comprensione linguistica e di ragionamento logico.
Il Corso di Studi adotta un numero programmato di studenti in relazione alle risorse disponibili. Il numero di studenti iscrivibili e le modalità di svolgimento della selezione saranno resi pubblici ogni anno con il relativo bando di concorso.
La prova di ingresso ha anche valore di test di valutazione delle competenze in ingresso (TVI). Ai candidati utilmente collocati nella graduatoria di merito, ma che non abbiano ottenuto il punteggio minimo previsto in singole sezioni del test, sono assegnati specifici obblighi formativi aggiuntivi (OFA), secondo le modalità indicate nel Regolamento didattico stesso e comunque, di norma, in un periodo propedeutico antecedente l’inizio delle lezioni, e in un periodo in itinere da stabilire sulla base del calendario didattico.

La Prova finale del corso di Laurea triennale in Scienze Motorie e Sportive costituisce un'importante occasione formativa individuale a completamento del percorso di studio, nella quale mostrare il possesso delle conoscenze apprese e la capacità di un orientamento critico nei confronti dei fondamenti istituzionali e scientifici del campo problematico all'interno del quale si è deciso di sostenerla. È svolta dalle studentesse e dagli studenti sotto la supervisione di un/una docente tutore.
A puro titolo esemplificativo e orientativo può rientrare in una delle seguenti tipologie:
- recensione critica di libri;
- traduzione con adeguato commento critico di articoli in lingua straniera;
- bibliografia critica ragionata su un determinato tema;
- analisi di strumenti di indagine (ad esempio test, guide di osservazione, questionari, schede ecc.), comprensiva della letteratura critica di riferimento e delle applicazioni concrete;
- rilettura critica documentata della relazione redatta e consegnata in sede di conclusione del tirocinio formativo;
- saggio pubblicabile su una rivista.

L'elaborato di prova finale è in lingua italiana. Èpossibile redigere e discutere la prova finale in lingua straniera, previo accordo con il docente relatore. Se redatta in lingua straniera, la prova finale dovrà essere corredata da un riassunto in lingua italiana. L'elaborato di prova finale deve essere svolto in un numero di battute compreso tra 40 mila caratteri e 100 mila caratteri.
Secondo il vigente regolamento di Dipartimento, l'esame di laurea triennale si svolge nella forma della discussione individuale e della proclamazione collettiva.
La proclamazione, in forma collettiva, dei laureati e delle laureate, avviene in seduta separata e in data diversa dalla sessione di esame (discussione individuale). Data e luogo della proclamazione sono indicati nel calendario della sessione di prova finale pubblicato sulla pagina del Dipartimento
Il punteggio attribuibile alle Prove finali triennali è così modulato:
- massimo di tre punti per la valutazione dell'elaborato da parte del/la docente relatore/relatrice;
- un punto per la qualità della discussione sostenuta dinanzi alla commissione e da questa assegnato;
- un punto ulteriore per gli studenti che conseguono la laurea in corso, quale valutazione positiva dell'intero percorso di studi;
- un ulteriore punto nel caso si sia sostenuto con valutazione positiva il Tirocinio di eccellenza;
– la lode, anche in presenza del punteggio massimo, è da conferirsi soltanto nel caso di alta qualità metodologica e scientifica della prova finale.
La commissione che valuta la discussione individuale della prova finale è composta da tre membri tra i docenti di I – II fascia e ricercatori afferenti ai corsi di laurea triennale di cui uno nominato Presidente dal Direttore del Dipartimento nell'atto di nomina della commissione. Almeno un membro della commissione deve essere un professore di prima o seconda fascia.
Le funzioni di Presidente della Commissione sono svolte, ove presente, dal Presidente del Consiglio del Corso di studio o dal professore di prima o seconda fascia più anziano nel ruolo.
La commissione per la proclamazione è presieduta dal Direttore del Dipartimento o da un suo delegato ed è composta dal Presidente del Corso di studio o suo delegato e da un docente scelto tra i professori di I – II fascia o ricercatori afferenti al corso di laurea in Scienze dell'Educazione.

Ai sensi della normativa in vigore e del Regolamento Didattico di Ateneo (art.3, comma 4), il corso di studio provvede al rilascio, su richiesta degli interessati, di un certificato (diploma supplement) che riporta, anche in lingua inglese e secondo modelli conformi a quelli adottati dai Paese europei, le principali indicazioni relative al curriculum specifico seguito da ogni studente per conseguire il titolo.