Ricerche e testi di Valentina Raimondo
1985-1987
Se gli anni Settanta sono di grande importanza perché si pongono le basi e viene istituito il corso di laurea in Economia e Commercio, il decennio successivo si caratterizza per uno sviluppo particolarmente favorevole che porta ad una più forte strutturazione del corso. Gli anni Ottanta vedono infatti il consolidamento della nuova area disciplinare economica mediante due interventi di particolare rilevanza: il trasferimento nella sede di piazza Rosate n. 2 nel 1985 e l’istituzione della Facoltà di Economia e Commercio nel 1987. Tutto avviene durante il rettorato di Pietro Enrico Ferri.
L’edificio di piazza Rosate n. 2 era stato acquisito dall’Università nel 1973, restaurato dall’architetto Guido Colombo, e adoperato come pensionato studentesco. Alcune decorazioni interne lasciano supporre un’origine quattro-cinquecentesca dell’edificio che è stato utilizzato come residenza privata fino ai primi anni del XX secolo quando diventa pensionato gestito dalle Suore di Carità.
Il trasloco nel 1985 di Economia e Commercio permette anche l’apertura della relativa Biblioteca e l’inserimento nell’edificio anche del Centro di Calcolo, uno dei fiori all’occhiello dell’Università.
È anche in virtù di questa importante crescita, favorita oltretutto da collaborazioni con il tessuto imprenditoriale bergamasco tra cui l’Unione degli Industriali, che prende avvio il processo che conduce alla nascita della Facoltà fortemente voluta dalla governance e dal corpo docente. È in particolare Antonio Amaduzzi titolare della cattedra di Economia aziendale che nel corso del decennio si fa portavoce di questa necessità anche mediante diverse dichiarazioni sull’Eco di Bergamo. E sarà proprio Amaduzzi il primo Preside della nuova Facoltà in Economia e Commercio. I dipartimenti in cui si suddivide, già attivi dall’inizio del decennio, sono quattro: Economia aziendale; Matematica, Statistica informatica ed applicazioni; Scienze economiche; Istituto giuridico.