Aula Magna durante il lancio del tocco al Graduation Day 2023

“Siate viaggiatori irrequieti e aperti al cambiamento, investendo tutto nell’unica sorgente che deve alimentare il vostro futuro: la sete di conoscenza”. Così il Rettore dell’Università degli studi di Bergamo Sergio Cavalieri si è rivolto alle centinaia di laureati che sabato 20 maggio sono stati protagonisti della cerimonia del Graduation Day.

Una mattinata ricca di emozioni nella splendida cornice dell’Aula Magna di Sant’Agostino sulle note della violinista Simona Sorrentino e, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, del coro Pop-Rock del Conservatorio Donizetti di Bergamo e del gruppo corale One Soul Project Choir di Brescia, per una mattinata che si è aperta con il pensiero rivolto alle popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia Romagna: “Il nostro primo pensiero di vicinanza e solidarietà – ha detto il rettore – va a chi ha subito perdite incalcolabili e sta cercando faticosamente di rialzarsi”.

È il tema del viaggio quello scelto dal rettore per augurare il futuro migliore ai neo laureati dell’Università di Bergamo. “Tra partenze e traguardi, l’unico orizzonte siano la sete di scoperta e l’apertura al cambiamento. Un viaggio – quello che ha caratterizzato il percorso di studi dei giovani presenti – che ha dovuto attraversare vere e proprie tempeste, come l’emergenza pandemica. Eppure nel mezzo di una circostanza carica di un dolore che in alcuni momenti sembrava non placarsi mai, abbiamo rinnovato un patto educativo fondato sulla cultura. Cultura come nutrimento, humus di una formazione che non si è mai arresa di fronte alla distanza e all’isolamento tanto necessari, quanto complicati, a testimonianza di una centralità del sapere come arma di sopravvivenza e principio di prosperità”.

L’approccio a questa giornata – ha continuato Cavalieri – non può che derivare dalla consapevolezza della cultura come snodo unico di visioni e tensioni di sviluppo”, ricordando la stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia e rivolgendo un saluto particolare al rettore Francesco Castelli, tra gli ospiti d’onore della mattinata.

“Siete stati e continuerete ad essere dei viaggiatori”, ha detto Cavalieri ai giovani laureati in platea, citando l’esperienza di Bruce Chatwin “da sempre al timone di un’esistenza inquieta tra nature e storie di cui era avido scopritore e narratore, spesso con matite spuntate. Cambiare era la sua parola d’ordine”. E poi Italo Calvino, di cui nei prossimi mesi ricorrerà il centenario dalla nascita, che nelle sue Lezioni americane “ravvisa nella libertà di invertire la rotta e sperimentare un’irrequietezza benefica, un bisogno perenne di esplorare e ricercare”. Come ribadiva il regista Werner Herzog, “il mondo si rivela a chi lo attraversa a piedi” e occorrono “abiti mentali adeguati”, scrive nel suo “La vita è un viaggio” il giornalista Beppe Severgnini, ospite d’onore al Graduation Day. Infine l’augurio conclusivo del rettore ai giovani laureati: Più di tutto vi auguro di saper comprendere che nulla è a portata di mano e che, anche nei momenti più difficili, sarete in grado di coprire le distanze.

Nel suo intervento Beppe Severgnini, uno dei giornalisti più amati d’Italia, ha rivolto un messaggio forte alla comunità studentesca di UniBg, proseguendo con la metafora del viaggio: Dopo ogni fine, c’è un inizio. L’università non fa eccezione: al termine del corso di studi, comincia una nuova fase della vita. Come affrontarla? Con gioia e coraggio: occorre agire, non reagire a quello che verrà. Occorre ricordare che le conoscenze apprese e le attitudini personali vanno mescolate. Che talento, tempismo e tenacia - specialità bergamasca! - diventano parole-chiave. Anche tenerezza, perché no: quella che serve per seguire con armonia le curve del mondo”.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco, del presidente della Provincia Pasquale Gandolfi e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, sono intervenuti il rettore dell’Università degli Studi di Brescia Francesco Castelli e Alessandra Gallone, consigliera del ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini.

Al Graduation Day hanno preso parte, tra le massime autorità cittadine, il vice prefetto Jole Galasso, il delegato del vescovo monsignor Giulio Dellavite, il colonnello Giuseppe Teodoli del comando provinciale Bergamo della Guardia di Finanza, il delegato del questore Andrea Sandroni, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Vincenzo Giordano, la presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Ricuperati.

Nel corso della mattinata sono stati premiati anche 48 “top student”, laureati che si sono particolarmente distinti per merito nel corso dei loro studi. La cerimonia si è conclusa all’insegna della festa, con il rituale “lancio del tocco” e il canto del “Gaudeamus igitur”, l’inno degli universitari.

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