Seminario Changes 13052024

Si è svolto lo scorso 13 maggio, presso la sede di Bernareggi, il seminario internazionale UniBg dedicato alle tematiche di ricerca affrontate nell'ambito del partenariato esteso CHANGES (Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society), finalizzato alla valorizzazione degli archivi e del patrimonio culturale che questi conservano.

L'evento, intitolato "Le parole delle cose. Oggetti e cultura materiale tra storia, linguistica e immaginario dal medioevo all’età moderna" è stato introdotto dalle professoresse Barbara Turchetta e Piera Molinelli, referenti scientifiche di Ateneo per lo Spoke 3 "Biblioteche digitali, archivi e filologia", di cui UniBg è co-leader insieme all'Università Federico II di Napoli. 

Tra gli esperti intervenuti, il professor Daniel L. Smail (Harvard University) e i professori Riccardo Rao e Paolo Buffo (Università di Bergamo) hanno riportato alla luce gli oggetti e le conoscenze del Medioevo, periodo che poi tanto oscuro non è, come dimostrano i ricchi documenti presentati.

Affascinante, e per certi versi inaspettato, il “potere” dato a certi oggetti dai monaci benedettini cassinesi, ricostruito per noi da Luca Ceriotti (Università Cattolica di Milano) a partire dai documenti monastici; esotica e straordinariamente contemporanea la passione per l’Oriente, i suoi oggetti e le sue lingue mostrata da alcuni eruditi del Seicento, come ci ha rivelato Chiara Petrolini (Università di Bologna) leggendo i loro scambi epistolari.

Il paleografo Giovanni luca Dilda, invece, ci ha portato tra le carte del ricchissimo fondo Marc’Antonio Bonduri di Gandino, produttore e mercante di lana del Seicento, oggi conservato presso l’Archivio di Stato di Bergamo. 
Ancora delle lettere di mercanti bergamaschi e di quelle di letterati, oratori, nunzi, figure istituzionali del Cinquecento e del Seicento, hanno parlato la professoressa Clizia Carminati ed Elisabetta Olivadese (Università di Bergamo), che hanno seguito le tracce della cultura materiale testimoniata dalle carte conservate presso la Biblioteca Angelo Mai di Bergamo e presso altri Archivi sparsi per l’Italia, proponendo un’ipotesi di marcatura dei testi per il database in costruzione grazie al progetto. 

Il partenariato esteso CHANGES (Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society) (PE00000020, CUP F53C22000700006) è finanziato dall'Unione europea nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 Componente 2, Investimento 1.3.