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PE CHANGES, il convegno nazionale chiude il secondo anno di progetto

02/2025

Si è tenuto il 24 e 25 gennaio presso l'Università Roma Tre, il convegno nazionale del partenariato esteso Cultural Heritage Active Innovation for Sustainable Society - CHANGES, che vede l'Università degli studi di Bergamo, assieme all’Università Federico II di Napoli, nel ruolo di co-leader dello spoke 3 "Biblioteche digitali, archivi e filologia" dedicato alla digitalizzazione e all'analisi delle fonti archivistiche, bibliografiche e testuali.

Giunto a chiusura del secondo anno del progetto, il convegno ha rappresentato, non solo un’occasione aggiornamento sulle ricerche in corso nell’ambito dei nove spoke, ma anche – e soprattutto un’opportunità di messa a fattor comune degli elementi che legano tra di loro tali ricerche, al di là delle specificità disciplinari o tematiche, con l’obiettivo di iniziare a tessere, in vista del terzo e ultimo anno di finanziamento PNRR, la trama di quell’ecosistema di ricerca innovativo che CHANGES ambisce ad essere per il patrimonio culturale e alla cultura umanistica in Italia.

Per facilitare tale ricerca di connessioni e potenziali sinergie, il convegno ha previsto delle sessioni strutturate su alcune aree tematiche ritenute centrali per il progetto nel suo complesso: Trasformazione digitale e patrimonio culturale; Formazione; Sviluppo di tecnologie, protocolli e modelli innovativi e replicabili; Gestione partecipata del patrimonio e public engagement; Approcci sostenibili al patrimonio culturale e ai territori.

Nell’ambito delle attività di ricerca portate avanti dallo spoke 3, che coinvolge, oltre agli atenei co-leader, anche i ricercatori dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università degli Studi di Milano, della Sapienza Università di Roma, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’Università degli Studi di Catania, l’Università degli studi di Bergamo è intervenuta presentando i risultati delle ricerche condotte sulla valorizzazione e digitalizzazione dei patrimoni archivistici e linguistici.

Il primo paper presentato, intitolato Trasformazione digitale e gestione partecipata dei patrimoni archivistici e immateriali: prospettive multidisciplinari e interistituzionali - B. Turchetta, P. Buffo (Università degli Studi di Bergamo), esplora la trasformazione digitale e la gestione partecipata dei patrimoni archivistici attraverso un progetto che coinvolge circa 50 ricercatori e 9 enti esterni. Il progetto punta a archiviare digitalmente documenti di vario periodo storico, dalla medievale al contemporaneo, utilizzando nuove tecnologie. Gli obiettivi includono la creazione di software per la catalogazione di testi scritti e orali, la valorizzazione di archivi locali poco conosciuti e l'elaborazione di strumenti museali didattici. L'approccio interdisciplinare mira a rendere questi archivi accessibili sia alla comunità scientifica che al pubblico locale, con particolare attenzione ai documenti deteriorati o poco fruibili.

Il secondo, intitolato Verso la digitalizzazione dell’Atlante Linguistico Italiano: la rappresentazione geografica digitale e il trattamento della variazione linguistica - M. Cerruti, M. Rivoira, L. Ferrarotti, S. Fiori, P. Di Giovine, C. Pesaresi, F. Ciaglia, D. Pavia (Università degli Studi di Torino, Università degli Studi di Bergamo, Sapienza Università di Roma), si concentra sul trattamento digitale dell'Atlante Linguistico Italiano (ALI), un progetto di lunga data che mira a digitalizzare e rendere facilmente accessibili milioni di dati dialettali. L'integrazione dei dati linguistici in un database non relazionale e la georeferenziazione dei punti d'inchiesta permetteranno di esplorare aspetti sociolinguistici e storici precedentemente inaccessibili. L'uso di tecnologie come ArcGIS e la georeferenziazione renderà possibili nuove analisi sociolinguistiche e storiche, potenziando la comprensione delle variazioni linguistiche sul territorio.

In linea con le priorità del Piano Nazionale di Ricerca 2021-2027, il partenariato CHANGES mira a proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale e a renderlo accessibile a un vasto pubblico, attraverso l'uso di tecniche avanzate di imaging digitale e strumenti IT innovativi per la conservazione e l'analisi dei beni culturali. Il progetto promuove, inoltre, nuove forme di turismo sostenibile basate sul rispetto e la valorizzazione del patrimonio culturale, coinvolgendo attivamente le comunità locali e le istituzioni.

All’interno del più ampio quadro d’intervento del PNRR, il progetto CHANGES si propone di creare un polo di riferimento internazionale per la formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico nel campo della cultura e del patrimonio culturale, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese, promuovendo nuovi approcci sostenibili per la tutela e per la fruizione, creando partnership stabili tra ricerca e impresa e offrendo opportunità occupazionali nel settore.Attraverso interventi strutturali, CHANGES ha infatti l’ambizione di vedere aumentare il numero di ricercatori e laureati nelle aree di interesse culturale, potenziando laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico tra università e imprese. Inoltre, il progetto mira a rilanciare l'economia e lo sviluppo territoriale del centro-sud Italia nel settore culturale dopo la crisi pandemica.

CHANGES è finanziato dall'Unione Europea - NextGenerationEU, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3, Codice progetto PE00000020, CUP F53C22000700006.