La sede di Dalmine

Dalmine dall'alto

A Dalmine ha sede il campus ingegneristico, la Scuola di Ingegneria e i suoi due Dipartimenti:

Ingegneria e Scienze Applicate

Ingegneria Gestionale, dell'Informazione e della Produzione

Nel contesto del campus ha sede anche il CUS.

AUTOBUS

Linea 5 - con una frequenza di una corsa ogni 15' circa, collega Porta Nuova e la Stazione con il Villaggio degli Sposi per poi suddividersi in due rami, entrambi passanti per la sede della Facoltà di Ingegneria in viale Marconi: (A) Lallio e Osio Sopra, (B) Treviolo e Sabbio.  
Nella direzione opposta, la linea 5 collega la sede universitaria e il centro cittadino con Alzano Lombardo, Gorle, Nese, Pedrengo, Ranica, Scanzorosciate, Torre Boldone e , Villa di Serio.

Collegamento Stazione di Verdellino - Dalmine - programmata una corsa in coincidenza con l'arrivo del treno da Milano alle ore 8.45 - orario completo della linea V10.

Linea 10 - collega la sede universitaria ai comuni di Paladina, Ponte San Pietro, Treviolo (compresa la frazione di Roncola) e Valbrembo con alcune corse programmate nel corso dei giorni feriali scolastici.

Con le linee in concessione agli Autoservizi Locatelli Dalmine può essere raggiunta da Bergamo, Curno, Osio Sopra, Ponte san Pietro, Treviolo e, direttamente o tramite coincidenze, da quasi tutti i paesi dell'"Isola Bergamasca".

La mappa completa dei collegamenti ATB è disponibile a questo link.

Gli orari degli autobus in partenza dalle pensiline antistanti il piazzale della Stazione FS di Bergamo e dei collegamenti (concessione TBSO) con Boltiere, Brembate, Canonica d'Adda, Capriate san Gervasio, Osio sotto, Trezzo d'Adda, Vaprio d'Adda sono disponibili sul sito della Regione Lombardia.

Planimetria della sede

Il primo nucleo trovò sede in Via Marconi sorto negli anni '30 del Novecento come casa di riposo per gli inabili al lavoro della società Dalmine, annesso ad un piccolo ospedale.

Il progetto fu realizzato a firma dell’architetto Giovanni Greppi: un edificio a tre piani con parete angolare vetrata curvilinea per la scala interna, un portico trabeato e un vialetto laterale.

La destinazione proposta non ebbe il successo sperato, quindi la direzione trasformò l’edificio in colonia elioterapica e durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni ambienti interni vennero utilizzati come alloggio degli ufficiali, la Scuola Tecnica Industriale e altre funzioni educative, fino a divenire sede dell’Esperia.

L’insediamento dell’Università risale alla fine degli anni Novanta, con laboratori, un’aula magna capace di 900 posti a sedere, mensa, aule ed uffici ubicati convertendo rispettivamente magazzini, officina meccanica, infermeria e deposito cicli; quest’ultimo con facciata in mattoni a vista, che oltre ai cicli ricovererà anche le autovetture.

 

Per il testo sopra riportato si ringrazia Tosca Rossi, storica dell'arte e ricercatrice, guida e accompagnatrice turistica.