Scegliere il Corso di Laurea Magistrale in Progettazione di contesti di vita accessibili ed inclusivi significa specializzarsi nella progettazione di soluzioni innovative e altamente tecnologiche volte a migliorare la qualità della vita di tutti, comprese le persone fragili e con disabilità, nella costruzione di una società più accessibile e inclusiva. Grazie alla vocazione interdisciplinare in ambito umanistico-pedagogico, ingegneristico-tecnologico ed economico-giuridico, saprai intervenire, ad ogni livello, attraverso l’uso delle più adeguate e innovative tecnologie, sull’autonomia del singolo, ma anche sull’accessibilità dei luoghi e delle comunità.

Per le informazioni relative ai programmi, testi adottati e ai piani di studi degli studenti immatricolati negli anni accademici precedenti, selezionare l'anno di immatricolazione sulla pagina di questo corso in COURSE CATALOGUE.

 

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Sede
img sede
BERGAMO
Durata
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2 anni
Crediti
img crediti
120
Lingua
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Italiano
Dipartimento
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Dipartimento di Scienze Umane e Sociali
Classe di laurea
img classe
Scienze pedagogiche
Tipo di accesso
img tipo
Libero

Anno di corso: 1

Obbligatori

Anno di corso: 2

Obbligatori

La Laurea Magistrale intende formare nuove professionalità, capaci di intervenire attivamente in una pluralità di contesti - storico-pedagogico, ingegneristico, del design, ergonomico, psico-sociale, economico-giuridico, urbanistico e della comunicazione -, abbattendo eventuali barriere, modificando modalità di fruizione di luoghi e oggetti o individuando alternative efficaci, introducendo strumenti e materiali adeguati, pianificando secondo un approccio innovativo che consideri centrali le differenze fra gli individui, senza sottovalutare gli impatti prodotti dai mutamenti economici, sociali e climatici. A tal fine, il CdS si propone di coniugare lo sviluppo di conoscenze teoriche e metodologiche afferenti ad ambiti disciplinari diversi, ma complementari, finalizzate allo sviluppo delle seguenti conoscenze e competenze progettuali e tecnico-applicative:
-conoscenze multidisciplinari in ambito pedagogico, psico-socio-demoetnoantropologico, filosofico, giuridico-economico e ingegneristico-informatico utili alla comprensione e all'analisi dei contesti inclusivi, con particolare riferimento alle interazioni tra persone con disabilità, spazi costruiti e sistemi di mobilità urbana ed extraurbana;
- conoscenze e competenze avanzate in ambito tecnologico per progettare, sviluppare e applicare tecnologie assistive e soluzioni digitali innovative volte a migliorare l'accessibilità degli spazi e dei servizi, promuovendo l'autonomia delle persone con disabilità;
- competenze nella metodologia della ricerca per analizzare, progettare e valutare interventi inclusivi basati su evidenze scientifiche e su approcci metodologici rigorosi;
- competenze personali e socio-relazionali, con particolare riferimento all'interazione, alla comunicazione, alla capacità di ascolto, al problem solving e al decision making per affrontare le esigenze dei singoli individui e le situazioni complesse che si determinano durante la prassi lavorativa quotidiana e per supportare progettisti e decisori politici nella realizzazione di politiche e interventi che rispondano alle diversità culturali e ai bisogni delle persone con disabilità;
- conoscenze e competenze progettuali e operative per contribuire alla pianificazione, realizzazione e gestione di ambienti inclusivi e accessibili, integrando soluzioni tecnologiche avanzate per migliorare l'esperienza delle persone con disabilità;
- competenze nell'innovazione e nello sviluppo scientifico e tecnologico per integrare nei progetti inclusivi le più recenti scoperte e tecnologie assistive, mantenendo un approccio orientato al miglioramento continuo.
Questo percorso formativo mira a sviluppare figure professionali - progettisti dell'inclusione - che possano operare in contesti pubblici e privati, contribuendo in modo significativo alla costruzione di una società più equa, inclusiva e tecnologicamente avanzata.
L'obiettivo specifico del CdS è la formazione di figure professionali in possesso di rilevanti competenze multidisciplinari idonee che si dispiegano esattamente all'incontro fra le esigenze del funzionamento dell'uomo e i vincoli o le possibilità posti dagli ambienti e dai contesti in cui vive.
Per la trasversalità della tematica, la figura professionale individuata si forma attraverso un percorso interdisciplinare e multiscalare che intreccia discipline e attività teoriche correlate ad esperienze laboratoriali, incontri seminariali con ricercatori, professionisti e rappresentanti istituzionali, percorsi di tirocinio realizzati in contesti qualificati e accreditati, prevedendo anche il coinvolgimento di istituzioni pubbliche, di enti del terzo settore e di esperti di livello nazionale e internazionale.
La Laurea Magistrale, che prevede un totale di 120 CFU, è organizzata in sette educational cluster utili per il conseguimento degli obiettivi formativi specifici del corso di studio. Di questi, distribuiti nel biennio, 3 sono maggiormente orientati ad esplorare i temi afferenti alle Tecnologie Assistive per le persone con disabilità (Il progetto di vita della persona con disabilità; Analisi dei bisogni delle persone con disabilità lungo l'arco della vita; Fondamenti, principi e applicazioni delle tecnologie assistive) e 3 a quelli relativi all'Accessibilità (Fondamenti, principi e applicazioni dell'accessibilità; Processi valutativi; Matching Person and Technology). Un ultimo cluster (Supporti tecnologici per l'invecchiamento) è composto da attività affini e integrative e prevede un focus specifico multidisciplinare sulle questioni relative al processo di invecchiamento della popolazione con disabilità.
Alla teoria erogata in modalità telematica verranno associati, nel corso dello sviluppo dei lavori, periodi intensivi in presenza, possibilmente localizzati anche presso l'Ateneo consorziato, basati sulla modalità laboratoriale e sulla metodologia dell'hackathon, che vedranno il coinvolgimento, in qualità di co-conduttori, di rappresentanti istituzionali e professionisti dei vari ambiti di applicazione delle tecnologie per la disabilità nei differenti contesti di vita.
In linea con il Decreto Ministeriale 1835 del 6 dicembre 2024, lo svolgimento delle attività in forma sincrona sarà previsto per una quota non inferiore al 20% del monte ore delle attività di didattica frontale previsto per ciascuno dei corsi erogati a distanza, adeguatamente differenziata in relazione agli obiettivi formativi dei CdS.
La struttura dei corsi teorici sarà basata sull'unione e integrazione di moduli appartenenti ad aree tematiche diverse, grazie al ricorso a MOOC, ottenendo l'esito sia di mantenere il numero complessivo degli esami nel minimo indicato dalla normativa sia di assicurare la trasformazione delle diverse prospettive in reale interdisciplinarità.

La didattica erogata per via telematica sarà suddivisa in due tipologie:
- Didattica Erogativa (TEL-DE), erogata sotto forma di video-lezioni del docente titolare dell'insegnamento (con la possibilità di utilizzare video-lezioni, corsi open di altri Atenei (purché in un quadro di accordi tra questi ovvero sulla base di una specifica delibera del CdS); può prevedere, in aggiunta, eventuali web-seminar in live-streaming.
- Didattica Interattiva (TEL-DI), erogata sotto forma di e-tivity e attività interattive e collaborative (es.: videoconferenza interattiva, compiti, lavori di gruppo, valutazioni formative, ecc.) finalizzate a far acquisire allo studente competenze pratiche, confrontarsi con docenti e colleghi, attivare meccanismi di comunicazione e competenze trasversali.

Le ore in presenza sono previste in modo da favorire i seguenti obiettivi: a) collegare e porre a confronto diretto i contenuti dei quattro moduli del cluster, anche attraverso la compresenza fra i docenti coinvolti e il dibattito aperto con gli studenti partecipanti; b) permettere la realizzazione di esperienze applicative e progettuali, anche in collaborazione con gli stakeholder e i loro rappresentanti; c) creare i presupposti per un apprendimento critico e significativo, incrementando il tasso di trasferibilità delle conoscenze e delle competenze acquisite nel contesto professionale.

L'ammissione alla laurea magistrale in “Progettazione di contesti di vita accessibili ed inclusivi” di studenti italiani o stranieri (comunitari ed extracomunitari) con titolo straniero o italiano è soggetta a un processo di valutazione atto ad attestare l'idoneità del candidato; tale processo si basa sull'accertamento dei requisiti curriculari e sulla verifica della adeguata preparazione dello studente.

1) In particolare, per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale in “Progettazione di contesti di vita accessibili ed inclusivi” è necessario essere in possesso della laurea o del diploma universitario di durata triennale o di altro titolo di studio conseguito in Italia ovvero di altro titolo di studio equivalente conseguito all'estero, nella classe L-19 - CLASSE DELLE LAUREE IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE.

2) Possono altresì accedere al Corso di Laurea Magistrale i laureati in altre Classi in possesso di almeno 36 CFU acquisiti nei seguenti ambiti disciplinari:

Ambito pedagogico: GSD 11/PAED-01 e 11/PAED-02
Ambito filosofico-psicologico: GSD 11/PHIL-01, 11/PHIL-02, 11/PHIL-03, 11/PHIL-04 e 11/PHIL-05; GSD 11/PSIC-01, 11/PSIC-02, 11/PSIC-03 e 11/PSIC-04;
Ambito sociologico-demoetnoantropologico-storico: GSD 11/SDEA-01; GSD 14/GSPS-05, 14/GSPS-06, 14/GSPS-07; GSD 11/HIST-02, 11/HIST-03, 11/HIST-04
Ambito giuridico-economico-politico: GSD 12/GIUR-06; GSD 14/GSPS-03
Ambito ingegneristico-informatico: GSD 08/CEAR-08, 08/CEAR-09, 08/CEAR-10, 08/CEAR-11, 08/CEAR-12; GSD 09/IINF-01, 09/IINF-05; GSD 01/INFO-01

3) Tra i requisiti curriculari è inoltre prevista, oltre all'italiano, la conoscenza della lingua inglese dimostrata dall'acquisizione nel percorso degli studi triennale di almeno 3 CFU di lingua inglese oppure di un livello di ingresso B1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue (QCER).

Tutti gli studenti in possesso dei requisiti curriculari saranno soggetti alla verifica dell'adeguatezza della personale preparazione, con modalità specificate nel regolamento didattico del corso.