Il messaggio del Rettore

Anche a nome della comunità accademica dell’Università di Bergamo, desidero fare i migliori auguri al Maestro Edgar Morin, che l’8 luglio compie cento anni. Cento anni di storia, cento anni di vita, cento anni di pensiero.

La sua vita e il suo pensiero, inscindibilmente legati, sono una straordinaria testimonianza dell’ultimo secolo: egli ha attraversato con la passione e la lucidità dei grandi la Seconda guerra mondiale, la resistenza contro i totalitarismi, la nascita dell’Europa post-bellica, la guerra fredda, il Maggio francese, la crisi ecologica, il crollo del Muro di Berlino, le guerre balcaniche, l’età della globalizzazione, riconoscendo nella comune appartenenza alla Terra-Patria il luogo della nostra comunità di destino.

Onnivoro culturale, il suo sguardo penetrante e luminoso ha attraversato la filosofia, la scienza, le scienze sociali, la letteratura, il cinema e la cultura di massa, riuscendo a restituire una visione complessa del mondo e dell’uomo, fondata su una profonda connessione delle conoscenze e dei saperi, capace di cogliere la relazione fra unità e molteplicità e fra identità e diversità.

A partire dall’inizio di questo millennio, Edgar Morin riconosce nell’educazione la sfida decisiva per concepire una riforma del pensiero, immaginare una trasformazione della condizione umana sulla Terra e provare a “cambiare via”, e vi dedica opere specificamente pedagogiche come La testa ben fatta, I sette saperi necessari all’educazione del futuro e, successivamente, Insegnare a vivere.

È anche in virtù di questo straordinario contributo alla conoscenza dell’uomo, che la nostra Università, nell’anno accademico 2002-2003, ha conferito al Maestro e Professor Edgar Morin la Laurea Honoris Causa in Scienze dell’Educazione.

Con profonda riconoscenza e ammirazione, caro Maestro, i miei più sentiti auguri.

 

Il Rettore

Prof. Remo Morzenti Pellegrini