20 gennaio 2025

Facciamo rumore per portare solidarietà alla comunità siriana.
Oggi l'Università degli studi di Bergamo ha partecipato alle iniziative per la "Sirian Heritage Week" promossa dallo Heritage International Institute, in una cordata di una trentina di atenei italiani, per sensibilizzare sulla necessità di portare al centro dell'interesse internazionale la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale tangibile e intangibile siriano all'indomani dell'8 dicembre 2024.
Nell'incontro organizzato da Unibg, che da qualche mese ha siglato un protocollo con l'HII proprio per tutelare e valorizzare l'heritage, il tema della discussione è stato "Rigenerare il patrimonio culturale della Siria attraverso il turismo accessibile: una strada verso l'inclusione e lo sviluppo sostenibile".
L'accessibilità del patrimonio culturale è una questione centrale per la ricostruzione di un Paese che per anni è stato dilaniato dalla guerra civile, a causa della quale anche molti suoi abitanti hanno avuto, per esempio, mutilazioni.
Pensare all'accessibilità non significa dunque pensare solo alla promozione del patrimonio con l'obiettivo di un turismo per tutti, ma significa accompagnare anche i siriani stessi alla riscoperta del loro patrimonio attraverso la sua tutela e la valorizzazione.
Sono intervenute nel corso dell'appuntamento: la Prorettrice all'internazionalizzazione Flaminia Nicora; la Prorettrice alla Valorizzazione delle conoscenze e ai rapporti con il territorio Elisabetta Bani; il coordinatore della task force sulla Siria dell'HII, Hani El Debuch; la professoressa Martina Censi, ricercatrice di lingua e cultura araba. Ha moderato l'incontro la professoressa Federica Burini.