Obiettivi

La diffusione dell'Intelligenza Artificiale (IA) in tutti i settori di produzione e circolazione della conoscenza comporta inedite opportunità e nuovi rischi nei processi di insegnamento, apprendimento, valutazione e accesso all'istruzione, oltre a fornire strumenti potenzialmente utili all’efficientamento e alla semplificazione dei processi amministrativi.

La possibilità di disporre di potenti strumenti a supporto dell’elaborazione dati, della creatività e della didattica, della generazione automatica di contenuti e della gestione dei flussi documentali, fino all’analisi predittiva, modifica in modo sostanziale le modalità di svolgimento delle attività accademiche e amministrative, i tempi delle decisioni, i criteri di accesso alle informazioni e il livello di interazione con l’utenza. D’altra parte, implica anche l’esposizione a nuovi rischi di plagio, violazione dei diritti d’autore e mancata protezione dei dati personali.

La comunità scientifica internazionale e le strutture amministrative e di governo nazionali e sovranazionali hanno riconosciuto l’importanza e le criticità nell’uso dell’IA nel campo della didattica e della ricerca, oltre che nei processi amministrativi, attivando un processo di riflessione che ha recentemente portato alla redazione di linee guida, sia da parte di enti e istituzioni quali l’UNESCO e l’Unione Europea, sia da parte di singole università e gruppi di università.

Contesto normativo

Le Linee Guida redatte dall'Università degli Studi di Bergamo sono adottate nell’ambito dell’autonomia regolamentare dell’Ateneo, nel rispetto della normativa vigente e dei principi generali dell’ordinamento giuridico.

Esse si pongono in continuità con il quadro normativo interno e sovraordinato che disciplina i diritti, i doveri e le responsabilità dei membri della comunità universitaria, con specifico riferimento:

  • al Codice Etico di Ateneo, in particolare agli articoli 5 (Libertà di ricerca e di insegnamento), 6 (Proprietà intellettuale e valorizzazione dei prodotti della ricerca), 11 (Uso delle risorse dell’Università), 12 (Tutela del nome e della reputazione dell’Università), 13 (Riservatezza) e 14 (Doveri degli studenti), nonché alle relative disposizioni attuative;
  • alle Policy di Ateneo in materia di accesso aperto alla produzione scientifica, integrità nella ricerca e uso delle risorse digitali;
  • alla Carta dei diritti e dei doveri degli studenti e delle studentesse, che sancisce principi di correttezza, trasparenza e responsabilità nell’utilizzo delle tecnologie;
  • al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62) e al Regolamento interno dell’Università degli Studi di Bergamo per il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario.