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AREA UMANISTICA E LETTERARIA

I progetti approvati dal MUR in risposta ai bandi PRIN 2022 e PRIN 2022 PNRR sono finanziati dall'Unione europea – NextGenerationEU, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4, Componente 2, Investimento 1.1

Elenco dei progetti approvati

Il ruolo fondamentale della cavalleria nella società dell’Italia comunale (XII-inizi XIV secolo) è ormai un dato acquisito dalla storiografia. I combattenti montati a disposizione delle singole città erano molte centinaia e, talvolta, alcune migliaia. La presenza di una simile quantità di cavalieri implicava quella di un numero ancora superiore di cavalli, che andavano acquistati, allevati e nutriti. La crescita della popolazione urbana portò dunque con sé l’aumento parallelo del numero degli equini, con un impatto sulla vita sociale, politica, economica e culturale dell’epoca, che però non è ancora stato oggetto di studi approfonditi.  Con un’estesa indagine documentaria, condotta principalmente su fonti d’archivio, ma allargata estesa anche ai testi scientifici e letterari e ai resti materiali dei quadrupedi e degli edifici a loro destinati, il progetto HISTHOR si ripromette di studiare queste molteplici sfaccettature del rapporto fra uomini e cavalli fra XII e XIV secolo, nei suoi risvolti sociali, politici, economici, etologici e ambientali, al fine di meglio comprendere uno snodo fondamentale della storia umana ed equina.

CUP F53D23000170006

Responsabile di unità locale: prof. Riccardo Rao

Prendendo le mosse dalla pandemia da COVID-19, il progetto analizza la comunicazione biomedica tra 2020 e 2023 in Italia e Spagna, esaminando il flusso informativo istituzionale, mediatico e co-generato sulle reti sociali, nonché la ricezione di tali informazioni da parte della cittadinanza, incluse le comunità migranti. Indaga il rapporto tra costruzione sociale della malattia, genere e stigma associato ad alcune condizioni cliniche. L’approccio metodologico integra l’analisi del discorso assistita da corpora con strumenti qualitativi, anche multimodali, per migliorare l’efficacia delle pratiche comunicative in campo biomedico e produrre linee guida destinate ai comunicatori sanitari.

CUP F53D23004620006

Responsabile di unità locale: prof. Giovanni Garofalo

Il progetto, nato dalla collaborazione tra le università di Bergamo, Siena, Genova, Trento e Cattolica, prevede uno studio delle raccolte di poesia lirica italiana del XVII secolo, in rapporto con le comunità culturali di produzione e di fruizione. La ricerca si articola su due versanti. Il primo comprende il censimento, il reperimento e la schedatura delle raccolte di poesia d’autore e collettive. Il secondo prevede lo studio delle comunità culturali che si muovono intorno alle raccolte di poesia e di cui esse diventano la rappresentazione. Verranno studiate le relazioni con il contesto storico e con le occasioni sociali, private e pubbliche, attraverso un esame integrato delle figure che collaborano alla costruzione delle raccolte.

CUP F53D23007670006

Principal Investigator: prof.ssa Clizia Carminati 
 

Il progetto ricerca le origini del concetto di benessere attraverso un’analisi delle strategie discorsive utilizzate per descriverlo e promuoverlo nei testi in inglese della tarda età moderna.
Adottando una prospettiva di sociolinguistica storica, il progetto intende rintracciare quando e come diversi aspetti del benessere fisico, psicologico e sociale hanno iniziato a creare un “discorso del benessere” che va al di là dei bisogni di base e continua a influenzare il mondo contemporaneo.

CUP F53D23004630006

Responsabile di unità locale: prof.ssa Marina Dossena

Attraverso l'applicazione di categorie analitiche e metodologiche basate sugli studi ecologici e ambientali, questo progetto intende evidenziare, all'interno della storia della cultura letteraria tedesca che va dal XVIII secolo ai giorni nostri, i momenti chiave dell'osmosi tra forme letterarie e forme della natura. A tal fine, una serie di casi di studio accuratamente selezionati dimostrerà come l'interazione tra letteratura e ambiente abbia costantemente spinto la prima a sperimentare nuove espressioni linguistiche, sempre più legate all'oggetto della descrizione, non solo in termini di contenuto ma anche di forma e performatività. Nello specifico, le tre unità di ricerca coinvolte nel progetto indagheranno: 1) le mutazioni delle forme letterarie sulla scia delle trasformazioni dei paradigmi scientifici relativi allo studio della natura e dei sistemi mediatici ad essa collegati; 2) le diverse modalità letterarie di interazione, osmosi e correlazione che avvengono tra il sé e l'ambiente circostante, sia nella prospettiva del primo (autore e sua opera) che in quella del pubblico (ricezione dell’opera); 3) come le parole, nelle opere letterarie, possano essere trasformate in un luogo unico di resilienza e sopravvivenza di fronte ai casi in cui la natura è profanata dalla devastazione nucleare, climatica e industriale. Considerando la prevalenza del paradigma antropocentrico in letteratura, si vuole verificare come un paradigma alternativo, meno antropocentrico, che vede la letteratura come mezzo capace di intensificare l'esperienza della natura (Hartmut Böhme) e di ridisegnare il rapporto tra ambiente e essere umano, si sia progressivamente affermato nel canone letterario e culturale tedesco. L'obiettivo è quello di attirare l'attenzione della comunità scientifica sul modo in cui la letteratura si confronta con l'ecologia e sulle implicazioni etiche che questo dialogo presuppone.

CUP F53D23010660001

Responsabile di unità locale: prof.ssa Amelia Giuseppina Valtolina

 

Lo sviluppo della telemedicina è uno degli interventi strategici per “rendere la casa il primo luogo di cura”. Allo stato attuale, tuttavia, nelle pratiche di telemedicina prevale ancora un approccio tecnico e biomedico che considera le tecnologie come semplici (e neutrali) strumenti per supportare la cura.
Attingendo ad un approccio socio-tecnico e personalizzato sul paziente, comunemente adottato negli Studi di scienza e tecnologia (STS) e nella Sociologia della salute e della medicina (SHM) il progetto si pone l’obiettivo di studiare come le pratiche di cura interagiscono con la tecnologia utilizzata nella telemedicina. Il progetto mira a stimolare la creazione/aggregazione di comunità di pratiche cliniche e centrate sulla salute, per condividere esperienze di successo nella applicazione dell’e-health.

CUP F53D23011060001

Responsabile di unità locale: prof.ssa Barbara Sena 
 

Il team del progetto ECCO-Italy, di cui UniBg è unità locale capolista, propone un’indagine sui modelli di socializzazione linguistica nelle ultime generazioni di giovani di origine cinese. L’attenzione si concentra sui pattern emersi nelle scuole complementari cinesi (huawen xuexiao) in Italia. Il progetto esamina gli effetti a lungo termine dell’apprendimento della lingua madre sul processo di apprendimento dell’italiano. I membri delle quattro unità di ricerca (Bergamo, Bologna, Firenze, Siena) stanno conducendo esplorazioni etnografiche e indagini di terreno, coinvolgendo bambini di origine cinese nelle loro scuole cinesi e nelle scuole obbligatorie, insieme a insegnanti, dirigenti, famiglie e adulti delle comunità cinesi.
Il progetto di ricerca PRIN 2022 PNRR "ECCO-Italy: Education of Children of Chinese Origin in Italy", Codice Progetto P2022E72WS_004, CUP J53D23016370001, è finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR - Missione 4 – Componente 2 – Investimento 1.1 “Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN)” (Bando indetto con D.D. del MUR n. 1409 del 14/09/2022).
 

CUP F53D23010610001

Responsabile di unità locale: dott.ssa Martina Caschera

Il progetto si basa sullo sviluppo di un’applicazione in realtà aumentata (AR) per l’apprendimento  dell’inglese per scopi speciali (ESP) e mira a promuovere l’accesso diffuso a pratiche educative digitali e inclusive. L'AR offre esperienze immersive e interattive per l’apprendimento della lingua inglese in ambiti professionali specifici (con particolare riferimento ai contesti commerciali, giuridici e medici).
Aspetti chiave da valutare sono l'interattività, l'autenticità delle attività, l'integrazione delle competenze e l'accessibilità al fine di fornire un’esperienza formativa inclusiva.

CUP F53D23004810006

Principal Investigator: prof.ssa Patrizia Anesa

Il progetto parte dalla domanda se i cittadini nelle società contemporanee si stiano trasformando in fan. Oggi che le identità politiche sono divenute fluide e meno ideologiche e i leader politici sono rappresentati come celebrities, la partecipazione politica può attingere anche da forme di fandom? Il modo in cui i cittadini reagiscono a questi fenomeni è ancora parzialmente inesplorato. Il progetto si propone di studiarlo utilizzando un approccio multi-metodo – comprendente survey research e analisi dei social media – con l’obiettivo di comprendere quali siano le pratiche di fandom che potrebbero giocare un ruolo nella costruzione delle identità politiche. L’unità di Unibg sotto la guida del PI coordinerà le attività del progetto, seguendo in particolare la formulazione di un quadro di riferimento teorico mirato a guidare la ricerca empirica e la diffusione dei risultati.

CUP F53D23006340006

Principal Investigator: prof.ssa Donatella Campus

Il progetto si focalizza sui processi di transizione ecologica nei settori dell'energia e della produzione automobilistica e prevede un confronto tra casi in cui la transizione è guidata dal management aziendale e casi nei quali invece essa è spinta da mobilitazioni di organizzazioni sindacali e ambientaliste. La ricerca empirica è condotta su quattro casi, con metodologie di indagine qualitativa. In particolare, l'Unità di ricerca dell'Università di Bergamo si occupa di un caso di transizione guidata dal management nel settore automotive e sta conducendo uno studio empirico in una importante zona industriale di una grande città del Sud Italia.

CUP F53D23006390006

Responsabile di unità locale: prof. Domenico Perrotta 

Il progetto LiMINA (Lost in Manuscripts. Ideas, Notes, Acknowledgements) ha come oggetto di ricerca i manoscritti più antichi della Commedia di Dante, dei quali prende in esame i cosiddetti «limina» - termine con cui si intendono le glosse, i segni di attenzione, i marginalia, le note di possesso, i disegni amatoriali, le annotazioni biografiche personali, i brevi testi latini e volgari - posti a corredo del testo dantesco.
L’indagine del primo corpus coerente di segni, note e disegni marginali e interlineari dei manoscritti dell’Antica Vulgata (85, databili dal 1336 al 1355) mira a raccogliere dati e informazioni circa la cultura dei primi lettori del poema e di precisare le traiettorie della precoce fortuna di un capolavoro letterario come la Commedia, che sin dall’indomani della morte del poeta (1321) venne a essere corredata da glosse e commenti (al 1322 risalgono le Chiose all’Inferno di Iacopo Alighieri).

CUP F53D23007860006

Responsabile di unità locale: prof. Luca Lombardo

Il progetto indaga il tema della transizione energetica – il passaggio dall'uso dei combustibili fossili all’energia verde – da un punto di vista politico e da una prospettiva sociale. La transizione energetica non è un processo esclusivamente tecnico, ma richiede adattementi sociali, culturali e istituzionali; tuttavia, le dimensioni della competizione politica e dei conflitti distributivi ad essa associati rimangono poco analizzate. Partendo da queste premesse, il progetto indaga il livello di politicizzazione di questo tema nel dibattito politico italiano, in una dimensione diacronica e secondo una prospettiva sia top-down che bottom-up.

CUP F53D23012510006

Responsabile di unità locale: prof. Loris Caruso

HeRoM indaga il sistema internazionale mediterraneo III-II secolo a.C. e le relazioni politiche, economiche e culturali tra i suoi attori e si propone di individuare le caratteristiche della multipolarità occidentale e orientale prima e durante l’emergere di Roma. HeRoM indaga, in particolare, la collaborazione e competizione politica tra le monarchie ellenistiche all’apice del loro potere nel III secolo a.C. Inoltre, HeRoM indaga il contesto culturale in cui emerge l’egemonia romana attraverso l’analisi dei testi letterari latini coevi e analizza il crescente potere di Roma nel Mediterraneo occidentale durante il III secolo.

CUP F53D23000390001

Principal Investigator: prof.ssa Monica D'Agostini
 

METRO_ART affronta per la prima volta in modo sistematico la questione dell'esperienza del ritmo di testi audiovisivi da parte dello spettatore e mira a costruire un modello teorico corroborato da dati neurocognitivi. La ricerca recupera la ricca letteratura sulla teoria del cinema sul ritmo per creare un modello generale dell'esperienza ritmica dello spettatore audiovisivo supportato da alcuni esperimenti neurofilmologici appositamente progettati. L'ipotesi principale della ricerca è che l'esperienza del ritmo si riferisca a quella del movimento; di conseguenza la ricerca studia il ritmo dalla prospettiva dell'esperienza corporea dello spettatore cinematografico. Da ciò derivano alcune questioni che la ricerca si propone di affrontare: (a) Quali elementi semiotici dei testi audiovisivi sono responsabili della costituzione dei loro profili ritmici e come essi si combinano? (b) In che cosa consiste l'esperienza ritmica incarnata dello spettatore? Come e in quali finestre temporali essa viene innescata e guidata dai profili ritmici dei testi? (c) Quali sono le relazioni tra l'esperienza ritmica, gli stati affettivi e la percezione del tempo? (d) Quali particolarità caratterizzano i contenuti audiovisivi in realtà virtuale? (e) È possibile individuare specificità significative nell'esperienza audiovisiva ritmica di soggetti affetti da patologie motorie? La ricerca include tre fasi: (I) Ricostruzione ed esplorazione della letteratura esistente ed elaborazione di ipotesi primarie. (II) Completamento di esperimenti utilizzando set di stimoli costruiti ad hoc per testare le principali variabili identificate nella fase precedente. (III) Sviluppo di un modello semiotico di esperienza audiovisiva ritmica. L'unità di ricerca di Milano utilizza metodologie comportamentali; l'unità di Parma adotta un approccio neurologico attraverso l'impiego dell'elettroencefalografia ad alta densità (HD-EEG); l'unità di Bergamo indaga le specificità dei media audiovisivi immersivi e in particolare la realtà virtuale.

CUP F53D23007840006

Responsabile di unità locale: prof. Adriano d'Aloia

A partire da casi studio relativi ad aree geografiche specifiche (miniere della Turingia, della Boemia e della Sassonia-Anhalt; affluenti del Danubio; Bucovia-Galizia) e utilizzando categorie analitiche e metodologiche sviluppate nell’ambito degli spatial, ecological ed environmental studies, il progetto verifica l’utilizzabilità della dimensione geografica per lo studio dell’immaginario letterario e degli ambienti culturali e per una riorganizzazione della storiografia letteraria. Il progetto intende realizzare un archivio digitale che raccolga un corpus consistente di testi relativi alle aree indicate, ideando un sistema di parole-chiave che consentano di interrogarli e di visualizzare le relazioni tra luoghi e testi (temi, forme, metafore ecc.) nella loro stratificazione cronologica. Si prevede inoltre la realizzazione di tre volumi: uno che raccolga i risultati teorici preliminari, in dialogo con esperti nell’ambito degli spatial, ecological, environmental studies; uno sui singoli casi studio, sui quali si fonderà l’archivio col relativo sistema di parole-chiave; una guida letteraria degli affluenti del Danubio che, utilizzando selettivamente il corpus di testi relativi a quest’area, proporrà una loro sistemazione geo-letteraria fruibile a un pubblico più ampio di quello specialistico.

CUP F53D23007400006

Responsabile di unità locale: prof.ssa Amelia Giuseppina Valtolina 

Il progetto Rethinking, Understanding Modal particles (RUM) si propone di indagare in chiave comparativa tedesco-italiano le particelle modali (MP), focalizzandosi sul rapporto ancora poco compreso tra MP, prosodia e gestualità in tedesco e in italiano e di produrre nuovi materiali didattici efficaci per lo studio e l'insegnamento delle MP. Per raggiungere questi obiettivi, il progetto intende innanzitutto creare due corpora multimodali delle MP tedesche e italiane, per arrivare a una descrizione completa delle MP nelle due lingue. Il progetto indagherà poi la relazione tra MP, prosodia e gestualità attraverso esperimenti psicolinguistici di comprensione e produzione. Infine, sulla base dei dati raccolti, il progetto produrrà materiali didattici innovativi per l'apprendimento delle MP che mirano a integrare i risultati della linguistica descrittiva e dell'analisi multimodale.

CUP F53D23004890006

Responsabile di unità locale: prof.ssa Gabriella Carobbio 

Il progetto prevede lo studio e la catalogazione digitalizzata delle informazioni documentarie riguardanti il patrimonio performativo italiano migrato negli Stati Uniti tra il 1850 e il 1930. La ricerca storiografica si concentra su artisti circensi, ballerine, attori semiprofessionisti e dilettanti, uniti dalla condivisione di forme sceniche miste derivate dalle tecniche della Commedia dell’Arte. Gli studi mirano all’analisi e alla catalogazione di biografie e tecniche degli artisti dello spettacolo, repertori, spazi scenici, tournée e sistemi di gestione dello spettacolo. La catalogazione si avvale dell’archivio digitale ArTeMIA appositamente creato per il progetto.

CUP F53D23007920006

Principal Investigator: prof.ssa Elena Mazzoleni

Fra il 1250 e il 1450 la filosofia (philosophia) ha abbracciato un variegato insieme di discipline che includeva logica, fisica, etica e metafisica. Seguendo una narrazione storiografica che risale al primo Novecento, gli studiosi hanno teso a considerare Parigi e la sua università come l’origine esclusiva di tale cornice accademica. Questo approccio ha portato gli studiosi a non considerare il ruolo svolto da altre università europee, soprattutto quelle italiane come Bologna, che sono state considerate come una ‘eccezione’ o una ‘variante’ del modello parigino. Il progetto TeLPh ha come obiettivo quello di rimodellare questo racconto, facendo luce sulla multiforme rete culturale del ‘Regnum Italiae’. TeLPh ha tre principali obiettivi: 1) gettare nuova luce sulle università del centro e nord Italia come incroci culturali in cui filosofia, scienze, legge e medicina erano insegnate e studiate in connessione col contesto urbano dei comuni e degli studia degli ordini mendicanti; 2) analizzare come il sistema educativo in lingua latina di maestri e studenti si è incontrato e fuso con la letteratura vernacolare e con gli insegnamenti pratici delle scuole cittadine; 3) mettere in discussione alcuni assunti circa la storia della filosofia medievale e il nostro patrimonio culturale. Il progetto svilupperà un database open-access, ARTES (Archive and Repository of Texts and Statutes) riguardante maestri, opere, testi nomativi. TeLPh contribuirà alle infrastrutture di ricerca pan-europee per le Arti e le discipline Umanistiche (in particolare DARIAH), e riconsidererà la storia della filosofia medievale e della prima età moderna in termini di “scienza per i cittadini”.

CUP F53D23007340001

Responsabile di unità locale: prof. Riccardo Saccenti

Durante il periodo della “destalinizzazione” in Russia nacquero le prime forme del cosiddetto dissenso, che si intensificarono e si diffusero in diversi paesi del blocco sovietico dopo il Sessantotto e in particolare dopo il fallimento del “socialismo dal volto umano”. Il progetto intende verificare quali siano stati i contenuti originari del dissenso e il loro impatto nella società e nella cultura italiana dalla metà degli anni Sessanta al crollo del muro di Berlino, interrogandosi su quali furono le “casse di risonanza” del dissenso in Italia. Le tre unità di ricerca che svolgeranno il progetto si prefiggono di contribuire alla storiografia europea che negli ultimi dieci anni ha portato avanti un lavoro di ricostruzione delle reti del Samizdat e del Tamizdat, e che risulta ancora sottorappresentata relativamente al caso italiano. Il progetto, oltre a contribuire in maniera molto significativa agli studi italiani sul tema del dissenso intende interrogarsi sulle interazioni tra Europa occidentale e orientale negli ultimi decenni della Guerra Fredda, per contribuire a far luce sulle dinamiche della costruzione di patrimonio identitario europeo comune e con-partecipato. La strategia di diffusione multimediale del progetto permetterà che questo patrimonio possa contribuire a riscoprire il senso e la storia di una identità comune europea.

CUP F53D23012630006

Responsabile di unità locale: prof. Santino Maletta

 

Il progetto mira a scrivere, per la prima volta, una storia dell’antisemitismo in Italia dall’Unità ai giorni nostri. Studierà la retorica del discorso antiebraico, identificandone le componenti principali – cattolica, razzista, economica, ecc. – e analizzando la vasta gamma di dispositivi narrativi e discorsivi impiegati nel corso dei decenni per promuovere programmi più o meno apertamente antisemiti. Si concentrerà sulle teorie del complotto, costrutto frequente nell’ideologia antisemita moderna, evidenziando i momenti storici in cui gli ebrei sono stati rappresentati come una minaccia all’ordine politico, morale e sociale in termini di fedeltà nazionale, comportamento religioso e morale, presunto ruolo economico, differenza “razziale”, ruolo politico reale o immaginario. In particolare: il periodo post-unitario, quando la Chiesa cattolica identificava gli ebrei come un simbolo delle minacce moderne (secolarizzazione, socialismo ecc.); il primo dopoguerra, quando in diversi paesi europei furono pubblicati i “Protocolli dei Savi Savi di Sion”; il periodo fascista, comprese le “leggi razziali” del 1938 e le conseguenti propaganda e persecuzione; il periodo della “Soluzione Finale” in Italia 1943-1945; l’immediato dopoguerra e vari segmenti dell’era repubblicana, durante i quali gli ebrei tornarono a essere oggetto di pregiudizio nel discorso pubblico, in connessione con gli eventi in Medio Oriente e in relazione al ruolo di Israele, alla crisi internazionale dell’11 settembre 2001 e alla crisi finanziaria del 2008. L'unità di Ca’ Foscari lavorerà soprattutto sul periodo compreso tra il 1870 e il 1945, e sulle principali questioni storiche del progetto. L'unità di Bergamo lavorerà prevalentemente sul periodo compreso tra il 1946 e il 2022 e sulle principali questioni teoriche (semiotiche e narratologiche) del progetto.

CUP F53D23007430001

Responsabile di unità locale: prof.ssa Valentina Pisanty 

Il progetto studia l'impatto dei capitali statunitensi nello scenario cinematografico italiano del secondo dopoguerra, dal 1945 al 1962, un periodo caratterizzato da accordi tra autorità e industrie cinematografiche dei due paesi. La ricerca esamina intese e corrispondenza diplomatico-commerciale, investigando archivi industriali, governativi, politici e bancari per ricostruire flussi di finanziamento e l’uso dei capitali nella produzione e nella distribuzione di film. Si analizzano gli effetti sui modelli industriali del cinema nazionale e sulle forme simboliche del cinema italiano e statunitense.

CUP F53D23007430001

Responsabile di unità locale: prof. Giorgio Avezzù 

Il progetto si concentra sui transiti mediali, nella poesia panispanica contemporanea, dagli anni Ottanta fino all’attualità. Il focus è posto sui dinamismi transmediali, transtestuali e transculturali attivatisi con la progressiva cancellazione delle frontiere tra discipline, generi, linguaggi artistici e scientifici, culture nazionali e continentali. I modelli paradigmatici delle nuove testualità della lirica ispanica saranno analizzati con una metodologia mista e flessibile, tra riflessione filologico-critica, esegesi estetico-letteraria, intersemiotica, intermediale e/o transmediale, interdisciplinare.

CUP F53D23007720006

Principal Investigator: prof.ssa Marina Bianchi 

   Nato dalla collaborazione tra le Università di Torino, Bergamo, Napoli Federico II, il progetto mette in luce come il rischio (generalmente studiato nelle scienze esatte e sociali) assuma, nelle pratiche letterarie, il significato di un'incertezza intrinseca a ogni impresa creativa. 
   Nello specifico, l’Unità di  Bergamo esplora come la letteratura europea rappresenta, interroga e negozia il concetto di rischio in risposta a sfide globali quali guerre, pandemie, tensioni sociali, cambiamenti climatici e tecnologie emergenti. 
Attraverso un approccio interdisciplinare, si analizza come gli scrittori contemporanei facciano uso della nozione di rischio per riflettere su temi legati all'identità, all'estetica, alla società, all'umanità e alla memoria. 
Si riflette inoltre sul modo in cui questa mobilitazione del rischio nelle opere contemporanee contribuisce a ridefinire la nostra idea di letteratura. Un'attenzione particolare è riservata alla figura del "rischio della fine" nelle opere letterarie europee (1960-2025). 
La paura della fine, centrale nell'immaginario contemporaneo, viene esaminata nelle sue varie declinazioni concettuali: fine antropologica, fine sociale, fine ecologica e fine esistenziale.

CUP F53D23008040006

Responsabile di unità locale: prof.ssa Franca Franchi

 

ll progetto intende esplorare il ruolo delle intellettuali donne nella società greca. Introducendo questa nuova categoria interpretativa, WInGS ambisce a costruire una “storia intellettuale delle donne”, fondata sulle attività intellettuali femminili, indipendentemente da paradigmi maschili. WInGS intende così mettere in discussione la narrativa correntemente accreditata, che vede la società greca antica come essenzialmente maschilista e intenta a tarpare le ali alle donne, per impedire loro di rompere il soffitto di cristallo sotto cui si trovano, mostrando altresì come paradigmi culturali femminili diano forma alla tradizione di stampo platonico e accomunino poetesse, sacerdotesse e filosofe.

CUP F53D23007910006

Responsabile di unità locale: prof.ssa Cecilia Nobili 

Il progetto prevede la costruzione di un Archivio delle filosofe antiche, costituito da una raccolta di testi con traduzioni in italiano/inglese, da schede informative sulle stesse, da una bibliografia aggiornata.Il progetto vuole far conoscere le filosofe antiche e farle inserirle nei manuali di filosofia italiani.
Risultati attesi: un archivio sulle filosofe accessibile online; articoli, volumi, giornate di studio e lezioni nelle scuole.
Risultati raggiunti: archivio online (in costruzione), un convegno all’università di Bergamo (2024), lezioni sull’argomento nelle scuole della bergamasca e nell’università di Bergamo.
In preparazione: articoli e un libro sulle filosofe antiche (Carocci).
Unità di Ricerca UniBg: Women Philosophers in Antiquity (WPA)

CUP F53D23007470006

Responsabile di unità locale: prof.ssa Maddalena Bonelli 

Obiettivo del progetto è comprendere come cambia la situazione delle donne di teatro in Italia sotto vent’anni di regime fascista, a partire dal campo dei progetti e tentativi di cambiamento del teatro di prosa. Particolarmente importanti sono gli anni Trenta, periodo di piena maturità del potere fascista e di smarrimento delle tradizionali forze teatrali. All’inizio degli anni Venti la situazione delle donne di teatro è diversa da quella della società circostante, per riconoscimento artistico e per possibilità lavorative. Comprendere quel che avviene dopo, durante il ventennio fascista, è importante in sé e apre prospettive per capire la situazione teatrale femminile nel dopo-fascismo, paradossalmente più limitata rispetto all’inizio del secolo. Fuori dal teatro essa muta profondamente, a partire dalle esclusioni delle donne (da carriere dirigenziali nel ’23, dall’insegnamento di particolari materie nel ’27), in modo più penetrante rispetto al modello nazista. La ricerca colma una lacuna e intende contribuire agli studi storici e di genere, procurando un ulteriore punto di vista allo studio del fascismo e della storia delle donne. Il progetto indaga: a) come la dittatura influisca sulle donne di teatro sia esplicitamente, attraverso nuove regole, sia sotterraneamente, nel modo in cui esse venivano coinvolte, raffigurate, discusse; b) quale sia la loro reazione. La ricerca riguarderà quindi tanto l’eventuale ruolo delle donne riguardo un comportamento innovativo nella direzione e gestione delle compagnie, il repertorio, l’organizzazione, la drammaturgia, quanto il ruolo loro assegnato (soggetti/oggetti di progetti di cambiamento e riforma; la considerazione di eventuali progetti femminili), il modo in cui vengono presentate. Esiti del progetto saranno: 1. mappa di pratiche femminili innovative; 2. analisi dello spazio dato o no alle donne nei progetti di cambiamento; 3. esplorazione del modo in cui l’attività femminile nel teatro viene presentata e giudicata (dalla critica, dagli artisti, dal regime) e del modo in cui le donne si adeguano o meno; 4. storie di donne durante una dittatura di lunga durata come il fascismo. L’unità di Bergamo si occuperà particolarmente di scrittura di e sulle donne (drammaturgia, biografie, memorialistica, rappresentazione di donne di teatro in romanzi e in drammi); redigerà storie di donne di teatro in tempi di dittatura.

CUP F53D23007550006

Responsabile di unità locale: prof.ssa Bernadette Majorana