Si è conclusa con successo la quinta edizione di Bergamo Next Level, la rassegna di Public Engagement promossa dall’Università degli studi di Bergamo che, dal 7 al 10 maggio scorsi, ha trasformato il complesso monumentale di Sant’Agostino in un vivace laboratorio di idee e confronto sul futuro.
L'evento, intitolato “Innovazione con le radici: preservare per rigenerare. IA, Memoria e Creazione di Nuovi Mondi”, ha registrato numeri significativi: 22 eventi hanno animato le quattro giornate, coinvolgendo oltre 60 docenti e ricercatori del nostro Ateneo e 80 ospiti di rilievo nazionale e internazionale – tra cui rappresentanti di istituzioni europee, CRUI, ANCI, Ministeri, Comune di Bergamo, Provincia, Camera di Commercio e altre realtà chiave del territorio. Oltre 3000 persone hanno partecipato attivamente agli appuntamenti, incluse le visite all’Aula Magna e lo spettacolo serale di videomapping.
Al centro del dibattito sono stati posti temi cruciali per l'Europa e le sue comunità, quali lavoro, transizione ecologica e digitale, salute, sport, patrimonio culturale e cittadinanza attiva. Il dialogo continuo tra università, città e territori è culminato nella presentazione di un percorso che porterà alla creazione di un Manifesto per Bergamo Città Universitaria.
Particolarmente significativa è stata la partecipazione attiva degli studenti, presenti tra il pubblico e coinvolti tramite UniBg On Air e come UniBg Young Ambassador provenienti da 10 diverse nazioni, confermando l'efficacia di Bergamo Next Level come spazio di orientamento e crescita condivisa. Tra i momenti di spicco, si ricordano gli interventi dell'architetto Mario Cucinella, di Franco Locatelli, Giulio Tremonti, della Presidente CRUI Giovanna Iannantuoni, e la valorizzazione di tesori culturali come il Dictionarium di Ambrogio Calepio.
Il successo dell'iniziativa è il risultato del lavoro del Comitato Scientifico presieduto dal Magnifico Rettore, Prof. Sergio Cavalieri, e composto da Prorettori, Delegati e Dirigenti dell'Ateneo, affiancati da esponenti delle istituzioni bergamasche. Come sottolineato dal Rettore Cavalieri, l'evento ha rappresentato un "esercizio collettivo di visione", un tentativo di mettere in rete competenze per costruire una comunità che investe su conoscenza, cultura e giovani, rafforzando il ruolo dell'Ateneo come "università aperta, radicata e connessa", protagonista di una Bergamo che guarda al futuro.