Inaugurazione Anno Accademico 2024-2025

“Un’università aperta e inclusiva per generare valore pubblico e rispondere alle sfide globali” L’appello del Rettore all’inaugurazione del 56° anno accademico dell’Università degli studi di Bergamo

Mercoledì 6 novembre 2024 alle ore 11.00, presso l'Aula Magna di Sant'Agostino, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2024-202, alla presenza di numerose autorità e ospiti illustri.

La cerimonia ha affrontato temi cruciali come la sostenibilità e la cooperazione, analizzati sia a livello locale sia globale. Ospite d’onore Matteo Bugamelli, membro del Consiglio di Amministrazione della Banca Mondiale, che nella sua lectio magistralis ha condiviso una visione del ruolo del World Bank Group in un contesto geopolitico di frammentazione, evidenziando l’importanza della cooperazione multilaterale e dell’impegno territoriale per affrontare le sfide globali. La sua relazione ha offerto spunti preziosi sul contributo delle istituzioni internazionali verso uno sviluppo sostenibile e inclusivo: "Con 120 miliardi di dollari di finanziamenti annui - ha spiegato Bugamelli -, la Banca Mondiale è la principale banca multilaterale di sviluppo. Con l'obiettivo di combattere la povertà estrema e ridurre le disuguaglianze, preservando la vivibilità del pianeta, sta rivedendo le proprie strategie di azione nella direzione i) di attrarre più capitali privati nei progetti di sviluppo sostenibile e ii) di offrire una piattaforma di conoscenza che integri i livelli globale, nazionale e locale tra i paesi del mondo."

Il prof. Alberto Brugnoli, titolare della Cattedra UNESCO su “Diritti umani, cooperazione internazionale e sviluppo sostenibile”, ha aggiunto ulteriore significato alla cerimonia, illustrando le prospettive di ricerca, formazione e coinvolgimento degli attori, pubblici e privati, alle diverse scale di azione e formazione che l’Università sta sviluppando per rafforzare il suo impatto territoriale e il suo impegno per la sostenibilità.

Il Rettore Cavalieri, nella sua prolusione, ha ripercorso i traguardi raggiunti nei primi tre anni di mandato: dal Centre for Healthy Longevity al nuovo Dottorato in “Landscape Studies for Global and Local Challenges” fino al progetto del Polo Penitenziario Universitario, al programma intergenerazionale REINT 2565, a PRO-BEN per il benessere psicologico degli studenti e alle iniziative interdisciplinari sull’Intelligenza Artificiale. Ogni progetto è un tassello verso la creazione di una università aperta e inclusiva, che si pone come ponte tra didattica e ricerca e la società civile. L’adesione dell’Università alla BAUHAUS4EU University Alliance, rete europea per la promozione di una trasformazione sostenibile e inclusiva, è un segnale forte dell’impegno di Bergamo verso un’educazione di respiro internazionale. E con l’annuncio del bilancio di sostenibilità previsto per il 2025, l’Università si prepara a consolidare il suo ruolo come protagonista di un cambiamento positivo, inclusivo e sostenibile.

L’inaugurazione, alla presenza delle massime autorità civili - tra cui la Sindaca di Bergamo Elena Carnevali, l’Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi e il Vicepresidente della Provincia di Bergamo Umberto Valois - e accademiche - presenti oltre 15 Rettrici e Rettori da tutta Italia -, ha rappresentato un momento di riflessione e slancio per l’intera comunità universitaria e per il territorio, con l’auspicio del Rettore Cavalieri di “costruire insieme un futuro migliore, sotto il segno di concretezza e velocità – proprio come insegnava il prof. Lucio Parenzan, pioniere della cardiochirurgia pediatrica a Bergamo, ricordato come fonte di ispirazione per un Ateneo che guarda con fiducia al futuro”.

In chiusura della cerimonia, sono stati proclamati professori Onorari ed Emerito i proff. Roberto Pertici (Onorario), Giuseppe Bertagna (Emerito) e Giancarlo Maccarini (Onorario).

Sindaca di Bergamo Elena Carnevali

“L’Università non è solo un’eccellenza accademica, ma anche una risorsa essenziale per la nostra comunità. Essa genera conoscenza, crea opportunità di sviluppo, sostiene la crescita culturale e sociale di Bergamo, rilancia la formazione in un mondo in continuo cambiamento. Viviamo una fase in cui il nostro contesto locale si trova ad affrontare sfide trasformative: dal rinnovamento degli spazi urbani con l’avvio all’iter di recupero delle ex caserme Montelungo e Colleoni, alla promozione della collaborazione con aziende e Centri di Ricerca nel parco tecnologico del Kilometro Rosso, fino all'urgenza del cambiamento climatico. Su questi temi, città e Università sono unite, oltre che nell’impegno del Climate City Contract, in un’alleanza che richiede un dialogo continuo, fatto di idee, ricerche e progettazione condivisa. Da parte dell’Amministrazione comunale ci sarà sempre il sostegno alle strategie di valorizzazione, internazionalizzazione e innovazione della ‘nostra’ Università.”

Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia Alessandro Fermi

“È davvero con grande piacere che ho preso parte oggi all’apertura dell’Anno Accademico dell’Università degli studi di Bergamo. Come ho ribadito spesso durante questo ultimo anno, sono un forte sostenitore della ‘Lombardia dei territori’ e questo Ateneo ne è un esempio concreto e virtuoso, visto che è stato capace di mettere sempre in evidenza un profondo legame con tutta la provincia di Bergamo e di investire in maniera decisa sul territorio, cogliendo le peculiarità  e restituendo opportunità ai tanti ragazzi che frequentano i corsi di laurea.”

Vicepresidente della Provincia di Bergamo Umberto Valois

"È un onore portare i saluti miei e del Presidente Gandolfi a questo evento, rappresentare la Provincia in questa giornata mi riempie di orgoglio. L'apertura dell'Anno Accademico rappresenta per tanti ragazzi un nuovo inizio, un’esperienza nuova, mentre per altri è la continuazione di un percorso già avviato. Che sia per tutti un’occasione da interpretare con determinazione e positività, in modo tale che il processo di conoscenza e ogni risultato ottenuto possano essere un piccolo tassello nella composizione del mosaico della propria vita e del proprio futuro prospero, che tutti noi auguriamo e desideriamo e per cui lavoriamo senza sosta."

"Diamo priorità alle cose importanti, non alle cose urgenti – è così che ci siamo lasciati alla cerimonia inaugurale dello scorso anno accademico, ed è da qui che vorrei ripartire oggi anche alla luce delle sfide significative che gli Atenei sono chiamati a fronteggiare, in un contesto di sottofinanziamento sempre più marcato.

Il disegno di legge di bilancio per il 2025 chiede alle pubbliche amministrazioni “una revisione dei propri fabbisogni di personale” realizzando recuperi di efficienza e applicando i prescritti tagli alle assunzioni.

Ma il “modello Bergamo” è già al limite di sopportazione considerato che, nonostante la nostra università si distingua per soddisfazione dell’utenza, efficienza dei servizi amministrativi e il costo standard per studente più basso in Italia, questa virtuosità ha portato a penalizzazioni in sede di assegnazione del Fondo di Finanziamento Ordinario, limitando di fatto la nostra autonomia responsabile.

L' Accademia, con caratteristiche e funzioni che la distinguono da altre forme di organizzazione, realizza un disegno unitario orientato al servizio degli studenti, del cittadino, e del territorio: come possiamo garantirlo con i tagli drastici che ci si prospettano?

E’ importante ed è urgente, in questo contesto, che l’istituzione - impegnata negli ultimi anni in uno sforzo di integrazione dei propri cicli programmatici - ritrovi entusiasmo e concentri gli sforzi per non smarrire la propria visione progettuale, senza cui un'Organizzazione perde la sua identità.

Ma l’Organizzazione è composta da tutti coloro che vi partecipano - siamo noi! – e se è vero che “la cultura è ciò che succede quando nessuno guarda, anche pratiche ed interazioni quotidiane diventano fondamentali per costruire una cultura condivisa in cui riconoscersi e “stare bene”.

Il benessere del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, non inteso come la sola qualità del tempo passato in ufficio, assume dunque importanza in quanto elemento essenziale per tutto l’Ateneo, poiché si riverbera su quello di professori, ricercatori e studenti.

Contrariamente a quanto spesso si legge o si sente dire, il ruolo del personale tecnico amministrativo e bibliotecario nei processi non è di mero supporto, ma di piena responsabilità.

Governance e personale tecnico-amministrativo e bibliotecario non possono essere considerati come due entità distinte: sono partner, con responsabilità diverse, in un progetto culturale unico, che si fonda su un dialogo armonico ed edificante.

Siamo una comunità e questa è la nostra forza.

Darwin ha scritto: ”Nella lunga storia del genere umano (e anche del genere animale) hanno prevalso coloro che hanno imparato a collaborare ed a improvvisare con più efficacia”

Facciamo in modo che questa sia la nostra realtà, non disperdiamo energie, lavoriamo insieme, troviamo il coraggio - nel suo significato etimologico di agire col cuore - di fare meno, magari, ma farlo bene, farlo meglio.

Magnifico Rettore, Professori, colleghi studenti, stimati ospiti,

è con grande onore e un profondo senso di responsabilità che prendo la parola oggi, in qualità di prima rappresentante delle studentesse e degli studenti di dottorato in Senato Accademico, per dare ufficialmente il benvenuto all'apertura di questo nuovo anno accademico.

Siamo qui, insieme, non solo per celebrare l'inizio di un nuovo ciclo di studi e ricerche, ma anche per riflettere su ciò che rappresenta la nostra comunità accademica.

L’università è un luogo unico, dove la conoscenza non viene solo trasmessa, ma continuamente costruita.

È uno spazio di confronto, di collaborazione e di crescita, dove le domande sono più importanti delle risposte immediate, e dove la curiosità è il motore che ci spinge avanti.

Per noi dottorande e dottorandi l’inizio di un nuovo anno accademico significa nuove opportunità.

Opportunità per dare un contributo significativo alla conoscenza, affrontare sfide complesse e trovare soluzioni innovative.

Sappiamo che il percorso di dottorato non è privo di difficoltà. Ci sono momenti di incertezza e frustrazione.

Ma questi ostacoli fanno parte del processo che ci rende non solo ricercatori migliori, ma anche persone più forti e più resilienti.

E proprio in questo contesto, è importante ricordare che non siamo soli.

Facciamo parte di una comunità viva e dinamica, composta da professori, ricercatori, colleghi studenti e personale accademico che ci sostiene e ci ispira.

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti voi, in particolare i nostri docenti e supervisori, per la loro guida e il loro impegno costante nel nostro sviluppo professionale e personale.

Come rappresentante delle dottorande e dei dottorandi, credo fermamente che il nostro ruolo sia fondamentale non solo per la ricerca, ma anche per creare un ambiente accademico inclusivo, stimolante e aperto a nuove idee.

Quest'anno accademico è anche un'occasione per ripensare al modo in cui la ricerca può avere un impatto sul mondo che ci circonda.

E proprio per questo motivo, uno dei nostri più grandi desideri è avere un futuro più stabile, meno precario e che le leggi tutelino il nostro percorso lavorativo, soprattutto a lungo termine.

In un periodo storico caratterizzato da rapidi cambiamenti globali, crisi climatica, sfide tecnologiche ed etiche, il nostro contributo non può rimanere confinato tra le mura dei laboratori o delle biblioteche.

Abbiamo la responsabilità di diffondere le nostre scoperte, le nostre analisi e le nostre riflessioni al di fuori dell'università, contribuendo attivamente al progresso della società.

Concludo con l'auspicio che questo nuovo anno accademico possa essere per tutti noi un periodo di grande crescita, sia a livello intellettuale che umano.

Auguro a ciascuno di voi di trovare ispirazione nel proprio percorso e di affrontare le sfide con coraggio e passione.

Grazie e buon inizio a tutti.