Bergamo, 26 marzo 2020

 

Cari tutti,
spero che stiate bene, così come tutti i vostri cari.

 

Il mio messaggio sta ormai diventando un appuntamento fisso e mi sto rendendo conto che, oltre alla necessità di comunicare i nuovi sviluppi gestionali e organizzativi dell’emergenza, è per me soprattutto un’occasione per mantenere un contatto diretto con voi, rinnovare il mio esservi vicino e ricordarvi che il vostro comportamento responsabile, la vostra tenacia e la vostra serietà sono per me fonte di orgoglio. Grazie a tutti!

Grazie anche per la vostra partecipazione alle lezioni telematiche, una partecipazione numerosa e costante, che è sicuramente un dato molto positivo, considerato anche il carico di lavoro che vi richiede. Ho appena ricevuto una mail da parte di una studentessa in cui mi manifesta la fatica fisica e, soprattutto, psicologica di seguire tutte le lezioni online, una condizione che – sostiene – appartiene anche ad altri tra voi, angosciati dalle circostanze terribili che viviamo. Sono sinceramente dispiaciuto per questo e, anche se rimango convinto che tutti voi vi ‘meritiate’ di ricevere una preparazione adeguata, consona e completa nonostante (anzi, a maggior ragione, visti) i tempi disastrosi, chiederò ai docenti di rimodulare nuovamente il peso delle lezioni, come già fatto qualche settimana fa.

 

Tenendo presente che le prime settimane di lezioni online hanno avuto un inevitabile carattere di sperimentazione e con l’intenzione, soprattutto, di conoscere meglio le vostre opinioni in merito, abbiamo predisposto anche un questionario online per raccogliere le vostre valutazioni:

Questionario di valutazione della didattica online

Vi chiedo la cortesia di compilarlo possibilmente entro il 31 marzo e vi ricordo che ci interessa molto capire le vostre impressioni ed esperienze al riguardo.

 

 

Dopo la mia comunicazione di venerdì scorso, ho ricevuto anche diverse richieste di chiarimento riguardo alle nuove misure adottate: in particolare, alcuni vostri rappresentanti si sono fatti carico di rendermi note le preoccupazioni o incertezze emerse.

Cerco di fugare ogni dubbio, punto per punto, segnalandovi però fin da subito che potete trovare tutte le informazioni necessarie, costantemente aggiornate, sulla pagina del nostro sito universitario, a cui farò spesso riferimento anche in questa mia comunicazione: Sessione primaverile del 2020: cosa cambia.

 

ESAMI ORALI

  • Gli esami orali della sessione primaverile verranno effettuati a distanza. Per conoscere nel dettaglio le modalità, vi rimando al Regolamento che è stato approvato lo scorso 20 marzo.
  • Le nuove date sono state pubblicate proprio oggi sulla pagina del sito che vi ho appena indicato e hanno un preavviso di almeno 5 giorni rispetto all’avvio complessivo degli esami.

 

ESAMI SCRITTI

  • Per lo svolgimento degli esami scritti, quando possibile e dopo attento giudizio del docente, saranno convertiti in esami orali. Se questo non fosse praticabile, cercheremo di trovare una modalità alternativa entro la fine del mese di aprile (considerato che la sessione di laurea è estesa fino al 15 giugno). Quest’ultima soluzione sarà ovviamente adottata soltanto se consentito dalle misure emergenziali: in caso contrario, ci impegniamo a proporre delle alternative prima dell’inizio della sessione di giugno 2020.

 

 

LAUREE DELLA SESSIONE STRAORDINARIA

Calendario

È stato pubblicato online anche il nuovo calendario per la proclamazione delle lauree triennali e la discussione telematica delle lauree magistrali o magistrali a ciclo unico (lo potete consultare sulla pagina del sito di Ateneo che vi ho già indicato).
 

Modalità e scadenze di consegna

  • Le scadenze di presentazione della domanda di laurea rimangono invariate.
  • Le scadenze per la consegna degli elaborati finali e delle tesi possono invece essere prorogate sulla base del nuovo calendario di discussione: d’accordo con i Direttori di Dipartimento, stabiliremo le nuove scadenze, che verranno comunicate direttamente ai laureandi.
  • Per quanto riguarda le discussioni delle tesi di laurea magistrale, vi anticipo che ci saranno almeno 5 giorni lavorativi di intervallo tra la pubblicazione del calendario dettagliato, con le rispettive commissioni, e l’inizio delle prime discussioni.

Ricordo ai laureandi magistrali che domani, 27 marzo, scade il termine entro cui possono indicare la loro preferenza sulla procedura di tesi di laurea che preferiscono:

Sessione straordinaria dell’a.a. 2018-2019 - Scelta della procedura di tesi di laurea

 

 

TIROCINI CURRICULARI

Chi ha regolarmente avviato il percorso di tirocinio curriculare previsto dal proprio Corso di studi e ha dovuto sospenderlo a causa dell’emergenza tuttora in atto, può concluderlo entro i tempi previsti dal calendario didattico, con modalità indicate sempre sulla pagina del sito che vi ho segnalato.

Chi non abbia ancora avviato il percorso di tirocinio curriculare a causa della difficoltà ad individuare Enti ospitanti, ma desidera laurearsi nella sessione estiva 2020

  • potrà concordare con il docente di riferimento un’attività alternativa, consona al profilo professionale in uscita, che gli permetta di maturare lo stesso numero di CFU (ad es. laboratori, esami a scelta, …) previsti dall’ordinamento del proprio Corso di studi.
     
  • se quanto indicato nel punto precedente non risulta possibile (ad es. per il Corso di studi di Economia Aziendale), lo studente dovrà preparare in alternativa una relazione aggiuntiva (che non sostituisce la relazione di tirocinio né la relazione triennale finale), su un tema definito dal Consiglio del Corso di Studi (CCS) in coerenza con il percorso formativo intrapreso.

 

TIROCINI PROFESSIONALIZZANTI

Per quanto riguarda i tirocini professionalizzanti di Psicologia, abbiamo deciso di prorogare la scadenza per l’inserimento del progetto formativo all’8 aprile 2020, tenendo conto della situazione critica che stiamo vivendo.

 

 

Spero di avervi dato tutte le indicazioni di cui avevate bisogno, ma vi invito ancora a controllare e a tenere sempre controllata – la metamorfosi continua della situazione potrebbe indurre a nuovi cambiamenti – la pagina del nostro sito che contiene tutte le informazioni necessarie e che, per comodità, vi ripeto: Sessione primaverile del 2020: cosa cambia.

 

Un altro suggerimento che mi sento di darvi, anche per avere risposte più puntuali e veloci – il lavoro del mio staff in questi giorni è, come potete immaginare, molto intenso –, è quello di contattare sempre la struttura universitaria che più compete ai vostri quesiti, come ad esempio il Dipartimento a cui fa capo il vostro Corso di Laurea per lezioni, lauree ed esami oppure l’Ufficio Tirocini per le questioni riguardanti i tirocini curriculari o l’Ufficio Placement per quelli extracurriculari e professionalizzanti.

 

Vi anticipo anche che, considerato appunto il contesto emergenziale in perenne mutamento, non possiamo ad oggi darvi informazioni sulla sessione estiva (esami, lauree, tirocini): vi chiedo di attendere pazientemente tempi più consoni, senza insistere nel cercare ragguagli che nemmeno noi possiamo, al momento, conoscere. Grazie.

 

A proposito di resistenza paziente, si usa molto, in questo periodo, il termine “resilienza”, soprattutto nell’accezione psicologica di saper reagire alle condizioni avverse, essere in grado di superare le difficoltà. Lo psicologo Pietro Trabucchi, che si è occupato largamente del tema in ambito sportivo, afferma che etimologicamente “resilienza” deriva dal latino resalio, facendo notare come qualcuno abbia suggestivamente collegato questa parola al gesto di “risalire” su un’imbarcazione capovolta dal mare in burrasca.

È un’immagine ricca, che condensa un po’ quello che siamo chiamati a fare in questo momento storico così drammatico, quando siamo obbligati ad affrontare una sorta di ‘mondo alla rovescia’, dove tutte le nostre coordinate di riferimento vengono meno e il tempo risulta ‘sospeso’: i nostri medici e infermieri – colgo l’occasione per ringraziarli immensamente ancora una volta – che si trasformano troppo spesso in pazienti; i nostri cari che potrebbero, involontariamente, essere veicolo di malattia (o viceversa); i nostri malati o i nostri anziani che, per essere accuditi, devono essere lasciati soli e lontani; gli studenti che diventano insegnanti estemporanei di informatica e social media per i loro docenti; i cagnolini che portano a passeggio i loro padroni; e così via.

Siamo tutti un po’ smarriti, sottosopra… Per questo, è importante mostrarci resilienti, ma solo a metà. Un oggetto viene definito resiliente quando, grazie alle proprie caratteristiche di elasticità, riesce ad assorbire l’energia di un urto oppure quando è capace di ri-assumere la forma originaria dopo essere stato sottoposto a una deformazione (ciò che fa la rete della racchetta da tennis, per intenderci). A mio parere, noi non dobbiamo sforzarci di ritornare a come eravamo prima della pandemia, cosa del resto impossibile per chiunque, immagino. Dobbiamo, invece, cercare di attutire l’onda d’urto immensa che stiamo vivendo, facendo però tesoro delle prospettive invertite che stiamo sperimentando e che ci permetteranno di non commettere più gli errori (di sistema, società, famiglia) del passato. Proviamoci! Ci ritroveremo accresciuti e cambiati (in meglio)!

 

Dal mio consueto e affettuoso metro di distanza, confido in voi. E vi abbraccio.

 

Il vostro Rettore
Prof. Remo Morzenti Pellegrini