Valle d'Astino

La Valle d'Astino si estende su 58,46 ettari ed è nota per il suo monastero medievale, la ricca biodiversità e per i pittoreschi campi dove oggi sono state ripristinate le coltivazioni che per secoli avevano caratterizzato l'area.

La storia del monastero risale al 1117 quando, dopo un tragico terremoto, i cittadini di Bergamo donarono alcuni appezzamenti di terra a una piccola chiesa. Il monastero benedettino dei Vallombrosiani divenne presto uno dei punti di riferimento per la spiritualità dell'intera comunità bergamasca. 

Per secoli il monastero di Astino fu l'emblema di un complesso ecosistema situato alle porte della città. Il lavoro dell'uomo e la fertilità della terra crearono un alto livello di biodiversità: i monaci plasmarono il paesaggio circostante, realizzando canali, innalzando muri a secco e introducendo nuove colture.

Dopo un lungo periodo di abbandono, oggi la Valle di Astino risplende di bellezza. Dal 2015, in occasione di Expo, il monastero e i giardini botanici di Astino sono aperti al pubblico a beneficio dell'intera comunità.

Grazie all'impegno congiunto dell'Università degli studi di Bergamo, della Fondazione Misericordia Maggiore - MIA di Bergamo, del Comune di Bergamo e della regione Lombardia, la Valle d'Astino ha vinto il Landscape Award 2021 del Consiglio d'Europeo.