Una città da scoprire

Vista di Bergamo alta da città bassa

Città al crocevia fra tradizioni locali e flussi globali, riconosciuta dalla stampa internazionale e dai turisti che quotidianamente la visitano come una delle città più incantevoli della Lombardia.
 

Divisa tra la medievale Città Alta, uno dei pochi centri storici d'Italia ad essere ancora circondato dalle mura, le Mura venete, e la moderna Città Bassa, cuore pulsante delle attività commerciali, Bergamo è una città ricca di offerte culturali e per il tempo libero.
Una città a misura di studente, tutta da scoprire: 
 

 

Bergamo

Terra, che ‘l Serio bagna, e ‘l Brembo inonda, 
che monti, e valli mostri all’una mano, 
ed all’altra il tuo verde, e largo piano 
or ampia, ed or sublime, ed or profonda; 
(Torquato Tasso, Sonetto CDXLVIII, vv. 1-4)

 

La caratteristica più nota della città è la sua divisione in due parti, “Bergamo alta” e “Bergamo bassa”. La parte più elevata, la più antica, è contenuta all’interno di una cinta muraria entrata nel 2017 nel patrimonio UNESCO insieme ad altre fortezze veneziane del nord-est italiano. È stata infatti la Serenissima Repubblica di Venezia ad affidare nel 1560 al capitano generale Sforza Pallavicino la costruzione di questa poderosa opera difensiva, che avrebbe trasformato la città di Bergamo, situata al confine tra i domini veneziani e quelli milanesi, in una vera e propria fortezza. L’erezione delle mura, protrattasi sino al 1588, si rivelò però una vera e propria tragedia per l’assetto urbanistico preesistente e per gli abitanti della città alta, che videro distrutta una quantità notevole di terreni ed edifici, soprattutto religiosi, tra cui l’importantissima cattedrale di Sant’Alessandro. Si salvò soltanto la chiesa di Sant’Agostino, oggi sconsacrata e divenuta Aula Magna dell’Università.

Torre del gombito

Passeggiando per la città alta e sollevando lo sguardo verso l’alto si possono scorgere le tracce della Bergamo medievale, in particolare le case-torri, testimonianza dei conflitti sanguinosi che laceravano la città: oggi sono ben visibili soprattutto la duecentesca “Torre del Gombito”, posta all’incrocio degli antichi cardo e decumano della città romana. Le lotte civili che contrapponevano guelfi e ghibellini terminarono quando a Bergamo s'impose il dominio visconteo (1331-1428). A quest’epoca risalgono: la bellissima Cittadella (o Firma Fides), che nacque nel 1355 come struttura militare mentre oggi è il cuore culturale della città alta, ospitante la sede del Museo Archeologico e del Museo di Scienze Naturali “Enrico Caffi”; il Fontanone, edificato da Luchino Visconti nel 1342 per garantire una riserva d’acqua in caso di assedio; la Rocca, sul colle di Sant’Eufemia, iniziata dal re Giovanni di Lussemburgo nel 1331 ma ultimata, cinque anni dopo, da Azzone Visconti – oggi sede del Museo del Risorgimento.

Basilica di Santa Maria Maggiore

Percorrendo la via Arena passiamo davanti al monastero di Santa Grata in columnellis, al palazzo della MIA (“Opera Pia Misericordia Maggiore”, fondata da Pinamonte da Brembate nel 1265), che è anche sede del museo donizettiano. Alla fine di questa magnifica via raggiungiamo la Basilica di Santa Maria Maggiore, uno dei gioielli artistici più preziosi di Bergamo. Iniziata nel 1137, è caratterizzata da una vera e propria mescolanza di stili: la struttura architettonica è romanica, i protiri sono gotici, l’interno è fastosamente barocco. Gli affreschi che ricoprono le pareti interne, di epoca cinque-seicentesca, “nascondono” uno strato affrescato più antico, di cui rimangono visibili solo le opere di un ignoto autore di “Storie di Sant’Egidio”, di una “Ultima cena” (1347) e di un “Albero della vita” (1342-1347). Molto importanti sono anche i grandi arazzi fiamminghi che ricoprono le pareti delle navate, il confessionale del Fantoni (1705) e i monumenti funebri a Simone Mayr e Gaetano Donizetti, della metà del XIX secolo. Ma l’opera più nota contenuta all’interno della basilica è la serie di tarsie dell’iconostasi e degli stalli del coro, realizzate tra 1522 e 1555 da Francesco Capoferri e Giovanni Belli su disegni di Lorenzo Lotto, e raffiguranti episodi biblici.

Uscendo dalla porta settentrionale, detta “dei leoni rossi”, sulla sinistra troviamo il Battistero (1340), opera di Giovanni da Campione, mentre a destra si erge l'edificio del Duomo, terminato nel 1693. Al suo interno, nell’abside spicca “Il martirio di S. Giovanni vescovo di Bergamo” (1745) del Tiepolo.

Cappella Colleoni

Voltandoci verso la basilica possiamo ammirare, adiacente ad essa sulla destra, la facciata esterna della Cappella Colleoni, capolavoro di decorativismo rinascimentale. Opera di Giovanni Antonio Amedeo, la cappella contiene il sarcofago del capitano di ventura bergamasco Bartolomeo Colleoni (1395-1475) e della figlia Medea. Procedendo verso Piazza Vecchia passiamo tra il Palazzo della Ragione (1183-1198), di età comunale, divenuto durante l’epoca veneziana (1428-1797) luogo di amministrazione della giustizia, e il “Palazzo del Podestà”, sormontato dal “Campanone”, già di proprietà della famiglia ghibellina dei Suardi e poi centro strategico del potere veneziano. Al centro della Piazza troviamo i leoni di pietra che decorano la “fontana Contarini”, donata alla città dal podestà Alvise Contarini nel 1740 e, sul lato opposto rispetto al Palazzo “vecchio” della Ragione, il Palazzo “nuovo”, attualmente sede della biblioteca “Angelo Maj”.

San Michele al Pozzo Bianco

Tra le varie vie che portano alla città bassa scegliamo di percorrere la via “Porta Dipinta”, che da piazza “Mercato delle scarpe” scende verso Porta Sant’Agostino. È la via storicamente più importante perché è proprio da qui che arrivavano gli esponenti del potere veneziano. Passiamo poi davanti a Palazzo Moroni, uno dei palazzi nobiliari più importanti della città, e a due luoghi che recano tracce della dominazione longobarda (569-774) nella loro designazione onomastica: il pratone della Fara e la chiesa consacrata a San Michele, l’angelo guerriero, detta anche “Al pozzo bianco”. La chiesa fu restaurata nel ‘400 e abbellita al suo interno con affreschi raffiguranti storie di Maria. La cappella a sinistra fu interamente affrescata dal Lotto nel 1525, uno degli ultimi lavori della sua vita.

Poco distante da quest’ultima sorge il centro della città bassa, il cosiddetto “centro piacentiniano”, risalente agli anni Venti del secolo scorso. I monumenti che lo caratterizzano sono: la Torre dei Caduti, il Credito Italiano e la Camera di Commercio (1924), gli edifici che si affacciano sul Sentierone (1925), la Banca bergamasca (1926), il Palazzo di giustizia e la nuova sede delle Poste e telegrafi (1926).

Accademia Carrara

Infine, agli amanti dell’arte si consiglia vivamente una visita alla GAMeC (Galleria d’arte moderna e contemporanea) e all’Accademia Carrara, la pinacoteca più importante della città, riaperta di recente dopo una chiusura per restauri durata molti anni. Essa fu fondata dal conte-mecenate Giacomo Carrara nel 1793 e contiene, tra le altre, opere di Pisanello, Bellini, Mantegna, Raffaello, Tiepolo, Canaletto, Fra Galgario, Baschenis, Moroni.

Crespi d'Adda

Dal Parco dei Colli a uno splendido villaggio industriale, dalla strada del Moscato alle valli bergamasche: appena fuori dalla città potrete scoprire un territorio ricco di storia, di cultura e di natura. 

AEREO

Aeroporti:

Molti voli nazionali e internazionali atterrano direttamente all'aeroporto di Bergamo Orio al Serio, che è vicino alla città; l'autobus urbano 1 consente una sola corsa sul collegamento diretto Bergamo - Aeroporto e l'utilizzo di tutte le linee ATB della zona urbana, comprese le funicolari entro 90 minuti dalla convalida (corse ogni 30 minuti; € 2,40). Per informazioni: Azienda Trasporti Bergamo (tel. 035 236026). In alternativa, il viaggio in taxi dall'aeroporto alla città costa circa € 20-25.

Dall'aeroporto di Milano Malpensa esistono vari mezzi di trasporto per arrivare a Bergamo:

  • navette per la Stazione Centrale di Milano (Malpensa Bus Express, 02 33910749; STIE, 0331 519000; Caronte, 02 2407994; viaggio solo andata € 10,00)
  • Malpensa Shuttle Air Pullman: biglietteria on-line
  • treni (Malpensa Express) per Milano Stazione Nord (Piazzale Cadorna), da dove le altre stazioni ferroviarie (Centrale, Lambrate, Garibaldi) sono raggiungibili in Metropolitana.

L'aeroporto di Milano Linate è collegato alla Stazione Centrale con navette (ATM-Air Bus, 800808181, solo andata € 5,00).

La mappa completa dei collegamenti ATB è disponibile a questo link.

 

AUTOMOBILE

Autostrada A4 Torino - Venezia: uscite di Bergamo o Dalmine. Nei siti Google MapsTuttoCittàViaMichelin sono disponibili mappe, percorsi (automobilistici e pedonali), tour virtuali.

 

AUTOBUS INTERURBANO

Da Milano (Autostazione Garibaldi) è possibile prendere un autobus della Società Autostradale diretto a Bergamo con partenze ogni 30 minuti.

 

TRENO

Bergamo è facilmente raggiungibile in treno. Ogni ora ci sono treni diretti in partenza da Milano - Stazione Centrale / Lambrate / Porta Garibaldi. Il viaggio dura circa un'ora. Per informazioni più precise sugli orari e sulle tratte si rimanda ai siti di Trenord e Trenitalia.

 

TRAMVIE

Per i collegamenti di Bergamo con la media Val Seriana si rimanda al sito delle TEB - tramvie elettriche bergamasche.

 

AUTOBUS URBANO

Il biglietto (zona urbana) costa € 1,30 e dura 75 minuti dal momento dell'obliterazione. È inoltre disponibile un biglietto turistico (Ticket Airport Bus) del costo di € 7,00, che consente nelle 72h dalla convalida corse di andata e ritorno sul collegamento diretto Bergamo - Aeroporto e l'utilizzo di tutte le linee ATB della zona urbana, comprese le funicolari (tariffa comprensiva del trasporto bagagli).
I biglietti devono essere comprati, prima di salire sull'autobus, nelle edicole che si trovano nella stazione, in aeroporto e nel resto della città. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Azienda Trasporti Bergamo.
L'accordo con ATB prevede, inoltre, l'intensificazione del servizio di trasporto pubblico di alcune linee verso le sedi universitarie di via dei Caniana a Bergamo e di Dalmine (UniBG Shuttle).